Portare il tema della violenza sulla donna nelle scuole. Avvicinare studenti e studentesse a un tema delicato, facendone emergere specificità e favorendo una riflessione sugli stereotipi di genere. È l’obiettivo del progetto che il Comitato regionale delle Pubbliche Assistenze Toscane, in collaborazione con il Centro aiuto donna Lilith di Empoli, porterà in tutta la regione. Si parte da Piombino, dove nei giorni scorsi si è tenuta la prima lezione, in collaborazione con la Pubblica Assistenza della città portuale. Le scuole coinvolte sono il centro di formazione Alma Mater e l’Isis – Einaudi-Ceccherelli; gli incontri andranno avanti fino ai primi di marzo.
«Quella della violenza di genere – ha detto il responsabile del sociale di ANPAS Toscana, Andrea Nuti (nella foto) – è una piaga sociale che anche nella nostra Regione ha raggiunto dimensioni preoccupanti; come Anpas Toscana abbiamo provato a dare il nostro contributo per arginarla. L’ultimo rapporto dell’Osservatorio Regionale sulla violenza di genere ci indica come in Toscana venga uccisa una donna ogni 40 giorni, ma accanto a questo, occorre tenere in considerazione anche i tanti episodi di abuso e violenza che avvengono nella quotidianità. Abbiamo ritenuto fosse una priorità per tutte le agenzie educative, in primis la scuola, un impegno verso la prevenzione del fenomeno. Anpas, da sempre in prima linea nell’intercettazione delle problematiche sociali, sta investendo risorse nel contrasto a tale fenomeno con un progetto che coinvolga quante più possibile delle nostre 162 Associazioni, ma anche aperto alla ricerca e costruzione di sinergie con soggetti esterni».
Le Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli hanno dato vita dal 2002 ad un Centro di specializzazione, Il Centro Aiuto Donna Lilith, che si occupa di donne e minori vittime di violenza. Lilith fornisce alle donne che subiscono violenza all’interno delle mura domestiche un supporto psicologico, assistenza legale ed accoglienza quando l’incolumità della donna è fortemente a rischio. È inserita nella Rete Nazionale Antiviolenza e nella mappatura nazionale del numero di pubblica utilità 1522.
L’intervento nelle scuole, che è una parte di un progetto più ampio che prevede azioni di sensibilizzazione e presa in carico del fenomeno da attivare capillarmente nel territorio toscano, prende il via da Piombino in collaborazione con la Pubblica Assistenza di Piombino, ma punta ad avere respiro regionale, si prefigge di avvicinare gli studenti e le studentesse alla tematica della violenza sulle donne come fenomeno socio-culturale delineandone e facendone emergere le origini, favorendo la riflessione su quelli che sono gli stereotipi di genere e sulla violenza sulle donne, con particolare riferimento agli indicatori che permettono di riconoscere e denunciare una relazione violenta, specialmente nelle fasce più giovani.