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TPL / Rossi e Ceccarelli regalano ai francesi la gestione del trasporto pubblico. Protesta il consorzio Mobit

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L’aggiudicazione, nel 2016, della concessione del trasporto pubblico in Toscana ad Autolinee Toscane non è viziata dal fatto che tale società è partecipata dalla francese Ratp. Lo ha stabilito la Corte di giustizia Ue, chiamata a pronunciarsi sul caso dal Consiglio di Stato italiano. La disputa giudiziaria nasce dal ricorso intentato dal consorzio Mobit contro l’aggiudicazione alla società Autolinee Toscane (AT) della concessione del trasporto pubblico locale in Toscana. Per Mobit, AT avrebbe dovuto essere esclusa dalla gara in virtù di un regolamento europeo del 2007 (n.1370), che prevede il divieto per un ‘operatore interno’ di partecipare a gare relative a bacini territoriali diversi da quelli in cui già opera in condizioni di vantaggio non concorrenziale. Con la sentenza odierna, la Corte Ue ha rilevato che, in base a una norma transitoria, il regolamento 1370/2007 non è applicabile a un procedimento di aggiudicazione svoltosi prima del 3 dicembre 2019, come quello oggetto del procedimento.

<h2>La Confcooperative chiede di attendere le decisioni del Consiglio di Stato </h2>

“Non è saggio assegnare la gara per il TPL della Toscana senza attendere le decisioni del Consiglio di StatoDestano preoccupazione le dichiarazioni dei vertici della Regione Toscana che hanno annunciato l’intenzione di procedere all’aggiudicazione definitiva del servizio immediatamente dopo la pronuncia della Corte di Giustizia Europea” così Confcooperative Toscana in merito alla questione sulla gara per il trasporto pubblico locale.

La pronuncia di oggi della Corte di Giustizia – spiega la Presidente Claudia Fiaschi – rappresenta solo uno dei molteplici ed autonomi motivi di ricorso invocati dalle aziende Toscane riunite in Mobitsu cui si attendono ancora le risposte del Consiglio di Stato in pendenza di Giudizio”.

“Il Trasporto Pubblico Locale – prosegue Fiaschi – è un servizio essenziale per tutti i cittadini toscani e come tale non deve essere sottoposto a incertezze che ne possano compromettere potenzialità e continuità degli investimenti che le aziende toscane hanno intrapreso da lungo tempo”.

Qualche mese di attesa per sapere con certezza chi abbia ragione e debba gestire il servizio TPL della Toscana per i prossimi 11 anni – conclude la Presidente di Confcooperative Toscana – è l’auspicio peraltro contenuto anche nella recente mozione approvata dal Consiglio Regionale della Toscana senza voti contrari, che ha invitato la Giunta ad attendere la pronuncia del giudice amministrativo per l’aggiudicazione della gara”

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