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“Umanesimo industriale”, in un volume la storia della rivista Pirelli

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Il legame tra Gruppo Pirelli e cultura si rinnova con la pubblicazione di un nuovo volume. Con l’obiettivo di ripercorrere la storia della Rivista attraverso le grandi firme che, per oltre 20 anni, hanno animato il dibattito culturale sul magazine della Pirelli, è stato presentato al Teatro Franco Parenti “Umanesimo Industriale. Antologia di pensieri, parole, immagini e innovazioni”, a cura della Fondazione Pirelli ed edito da Mondadori.

Pubblicata dal 1948 fino al 1972, alla Rivista Pirelli contribuirono artisti e scrittori di spicco dell’epoca: da Gillo Dorfles a Umberto Eco, da Carlo Emilio Gadda ad Arrigo Levi, senza dimenticare Eugenio Montale, Gio Ponti e Leonardo Sciascia tra gli altri. Alla presentazione del libro presenti tra gli altri Marco Tronchetti Provera, vicepresidente esecutivo e Ceo di Pirelli, Antonio Calabrò, consigliere delegato e direttore della Fondazione Pirelli e Gian Arturo Ferrari, direttore generale Libri Mondadori.

“Pirelli ha un rapporto storico con la cultura e questo libro ne è la sintesi – sottolinea Tronchetti Provera -. La memoria è importante, con la memoria si costruisce il futuro. La Pirelli è sopravvissuta a tre secoli, è imprescindibile che un’impresa abbia un legame con la cultura”.

“E’ un legame, quello tra cultura e impresa, che Pirelli ha voluto stringere fin dalla sua fondazione – spiega Calabrò -. La cultura scientifica e la cultura umanistica si fondono creando quello che viene appunto definito ‘Umanesimo industriale’. Ripubblichiamo la Rivista Pirelli in antologia non per un’operazione nostalgica o per farne un amarcord, ma per discutere oggi dell’attualità del rapporto che una grande impresa come Pirelli ha creato tra il fare impresa e il fare cultura”.

(ITALPRESS).