Scontro a distanza tra Matteo Renzi e Sergio Marchionne con l’Ad del gruppo toprinese che ha offeso una città intera.Per Marchionne “Renzi è il sindaco di una città povera e piccola ”
Apriti cielo. Tutti, destra e sinistra sonomscesi in campo per difendere l’immagine di una delle più famose e ricerate città del mondo.
“Marchionne prima di parlare di Firenze – ha detto l’onorevole Toccafondi” dovrebbe buttare via il maglione e mettersi giacca e cravatta. E così via. Ad innescare il duro botta e risposta, il sindaco di Firenze, che, in videoforum con Repubblica.it, alla domanda se non si fosse pentito di aver espresso giudizi positivi sull’amministratore delegato della Fiat, ha replicato: “non sono io ad aver cambiato idea, ma Marchionne che non solo ha cambiato idea, ma ha tradito: avra’ sempre questa macchia di aver preso in giro operai e politici dicendo una cosa che non avrebbe fatto”. Tempo qualche ora e da Bruxelles arriva la reazione dell’ad del Lingotto, mentre parla a porte chiuse con un gruppo di studenti a margine di una tavola rotonda dell’Acea, l’Associazione europea dei costruttori di automobili, di cui e’ presidente. Davanti a loro, definisce il ‘rottamatore’ del Pd una brutta copia di Obama, anche se lui pensa di essere Obama. Non solo: dice che Renzi e’ il sindaco di una citta’ povera e piccola. Parole che provocano la replica piccata del candidato alle primarie del Partito democratico. Su Facebook Renzi scrive: “Vorrei dire all’ingegner Marchionne che e’ liberissimo di pensare che io non sia un politico capace. Ma prima di parlare di Firenze, citta’ che ha dato al mondo genio e passione, faccia la cortesia di sciacquarsi la bocca, come diciamo in riva d’Arno. Attacchi pure me, ma che senso ha offendere una citta’ che si chiama Firenze e i suoi abitanti?”.
Margherita Hack ”Un uomo cosi’ rozzo e ignorante da non capire la bellezza di Firenze non puo’ che mandare in rovina la Fiat. Oltretutto, mi pare sia gia’ sulla buona strada. Mi chiedo come abbiano fatto gli Agnelli ad affidargliela…” Cosi’ un’arrabbiatissima Margherita Hack commenta la frase su ‘Firenze citta’ piccola e povera’ dell’ad della Fiat Sergio Marchionne. La quasi novantenne astrofisica, da sempre legatissima alla sua citta’ d’origine, non si ferma qui e continua il suo j’accuse contro il manager: ”Ma come si fa a essere cosi’ bischeri? – insiste – Per capire che Firenze non e’ citta’ ne’ piccola ne’ povera basta affacciarsi in tre posti: gli Uffizi, piazza Signoria, piazza del Duomo. Anche un bambino lo capisce. Ma Marchionne no… che razza di mondo avra’ mai visto?”
Carla Fracci ”Firenze e’ una citta’ che sprizza cultura e la cultura e’ necessaria a vivere: chi sostiene che sia una citta’ povera, in realta’ e’ povero lui”.
Scervino ”La storia testimonia l’internazionalita’ di Firenze. Ricordiamoci che la cultura occidentale e’ nata nella nostra citta’ con il Rinascimento”. E’ questa la visione di Ermanno e Toni Scervino raggiunti nel pomeriggio al telefono per commentare le affermazioni di Sergio Marchionne. La maison Scervino ha vestito la moglie del sindaco in diverse occasioni pubbliche nel capoluogo toscano.
Bersani: ”A Marchionne dico: basta dichiarazioni che sviliscono l’Italia. Firenze è una delle città più belle del mondo ed è nel cuore di tutti gli italiani. E’ ora di misurare le parole”.
Vendola : “Le parole insensate di Marchionne contro una citta’ che incarna a livello universale i valori di civilta’, di bellezza, di cultura sono rivelatrici di quello stile padronale volgare che i lavoratori hanno potuto purtroppo sperimentare sulla loro pelle nel corso di questi anni nella vita quotidiana negli stabilimenti del gruppo Fiat”.
Governatore Rossi ”Marchionne attacca Renzi – si legge – dichiarando che e’ sindaco di una ‘citta’ piccola e povera’. La congruita’ di questo giudizio e’ smentita dall’opinione pubblica di tutto il mondo che, a volte anche in modo eccessivo, ritiene Firenze una città bellissima e, insieme alla Toscana, culla di civilta’, cultura e benessere. Questo sproposito di Marchionne e’ per me un’ulteriore conferma”
Leonardo Pieraccioni “Quando Marchionne ha detto è piccola, povera’ parlava davvero di Firenze o era il nuovo slogan per la Punto?”
Cadinale Betori ”Come arcivescovo non intendo entrare in schermaglie fra personaggi pubblici, ma la citta’ di Firenze mi sta a cuore e da questo punto di vista dico che mi meraviglio che ci sia ancora qualcuno che pensa che le uniche ricchezze debbano essere quelle materiali”. Lo ha detto l’arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori a Radio Toscana, a proposito della polemica scatenata dalle dichiarazioni dell’ad di Fiat Sergio Marchionne. ”C’e’ anche una ricchezza culturale e spirituale che fa Firenze grande – ha proseguito Betori. E tutto il mondo e’ debitore di questa ricchezza”.
Franco Cardini ”E’ un commento indispettito di un personaggio che è molto sicuro di se’, e che in altri momenti ha dato prova di arroganza, di scarsa sensibilita’ e di una certa ignoranza”. ”Non so – ha detto Cardini – quali titoli di studio siano in possesso di Marchionne. Sicuramente sara’ dottore, in Italia lo siamo tutti. Mi pare che il personaggio sia piuttosto di basso profilo. Non basta il pullover o la barba poco curata per fare di un personaggio un esponente della classe dirigente e intellettuale. Si sara’ indispettito perché in passato a mio avviso Renzi incautamente gli ha dato troppa fiducia”
Andrea Manciulli ”Ho trovato di pessimo gusto la battuta di Marchionne: Firenze rappresenta un patrimonio storico e culturale fondamentale per l’umanita’, riconosciuto in tutto il mondo molto piu’ della Fiat”. ”Bisogna interrompere questo clima di contrapposizione continua – aggiunge Manciulli – perche’ il Paese in questo momento ha bisogno d’altro. Tutti se ne sentano la responsabilita’ addosso, smettendo di cercare sempre la frase piu’ a effetto e la polemica con l’altro”