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CENSIS: ITALIANI INCERTI SUL FUTURO, IL 26% TEME RECESSIONE

admin
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L’incertezza è lo stato d’animo con cui il 69% degli italiani guarda al futuro, mentre il 17% è pessimista e solo il 14% si dice ottimista. E’ quanto emerge dai dati del Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese.
Oggi il 69% degli italiani è convinto che la mobilità sociale sia bloccata. Il 63% degli operai crede che in futuro resterà fermo nella condizione socio-economica attuale, perché è difficile salire nella scala sociale. Il 64% degli imprenditori e dei liberi professionisti teme invece la scivolata in basso. Tendenza che fa dire al 74% degli italiani che nei prossimi anni l’economia continuerà a oscillare tra mini-crescita e stagnazione, mentre il 26% è sicuro che è in arrivo una nuova recessione. Per tutti questi motivi non si è fermata la corsa alla liquidità: +33,6% di contante e depositi bancari nel decennio 2008-2018.
Il 44,8% degli italiani prevede un futuro sereno per la propria famiglia, mentre la percentuale scende al 21,5% con riferimento al destino del Paese. Secondo gli italiani si dovrebbero favorire gli investimenti privati con incentivi e sgravi fiscali per le imprese (64,9%), ridurre degli impedimenti burocratici (17,2%), rafforzare degli investimenti pubblici (17,9%).
Nel corso dell’anno il 74% degli italiani si è sentito molto stressato per questioni familiari, per il lavoro o senza un motivo preciso. Al 55% è capitato talvolta di parlare da solo (in auto, in casa). E secondo il 69% l’Italia è ormai un Paese in stato d’ansia (il dato sale al 76% tra chi appartiene al ceto popolare). E’ quanto si legge nel Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese. Lo dimostra anche il consumo di ansiolitici e sedativi (misurato in dosi giornaliere per 1.000 abitanti) è aumentato del 23% e gli utilizzatori sono ormai 4,4 milioni (800.000 di più di tre anni fa). Il 75% degli italiani non si fida più degli altri, il 49% ha subito nel corso dell’anno una prepotenza in un luogo pubblico (insulti, spintoni), il 44% si sente insicuro nelle vie che frequenta abitualmente, il 26% ha litigato con qualcuno per strada.
(ITALPRESS).