Museo Lineapiù con ben 50.000 elementi

Circa 40 anni di produzione di filati sono da oggi racchiusi in un museo. Un patrimonio che si traduce in preziosa maglieria, arazzi e abiti ideati dalle piu’ grandi maison della moda. Ecco il tesoro di Lineapiu’, storica azienda della filatura italiana che ha aperto il suo museo questa mattina a Campi Bisenzio, nella nuova sede. Non si tratta di una semplice esposizione di capi e punti maglieria, ma di uno spazio interattivo che spinge a fare un viaggio nella produzione di un capo d’abbigliamento. Si parte dai singoli filati, sono circa 5.000 quelli catalogati e digitalizzati, poi si passa ai teli in maglia, circa 36.800. Infine ci sono 31 abiti, veri esercizi di stile firmati dai grandi nomi della moda, tra cui Azzedine Alaia, Chanel, Christian Dior, Giorgio Armani, Salvatore Ferragamo e Valentino. Ma l’archivio non si esaurisce qui. C’e’ anche la riproduzione di un abito di un quadro di Claude Monet, una creazione in maglieria della giovane designer Naira Khachatryan. Questa ‘enciclopedia della moda’ prosegue con 9.000 foto d’archivio e 1.200 libri. In totale racchiude oltre 50.000 elementi. Un patrimonio messo a disposizione dalla filatura toscana, che festeggia quest’anno 40 anni di vita. L’Archivio Storico Lineapiu’ nasce da un’idea di Alessandro Bastagli, che ha rilevato l’azienda a luglio del 2010, e Giuliano Coppini, fondatore di Lineapiu’ e oggi presidente onorario. Un traguardo importante che Coppini e Bastagli hanno voluto festeggiare con tutti collaboratori, con cui hanno lavorato 13 mesi per la costruzione dell’Archivio. Un momento di festa a cui ha partecipato anche il vescovo di Prato, Gastone Simoni, che ha benedetto le sale.”La mia presenza qui e’ un segno di amicizia – ha detto il vescovo – ho seguito da lontano la vicenda di Lineapiu’, dai momenti piu’ difficili fino allo sviluppo che vediamo oggi, promessa per il futuro”. In effetti la storia recente di Lineapiu’ ha del miracoloso. L’azienda, fondata 40 anni fa da Giuliano Coppini, ha iniziato ad avere dei problemi con la crisi economica, tanto da finire in amministrazione controllata agli inizi del 2009. Nel 2010 Bastagli l’ha rilevata e rilanciata con il supporto di Coppini, anima dell’azienda. Oggi Lineapiu’ ha una nuova sede e un museo, ma sopratutto ha mantenuto tutta la forza lavoro e i clienti piu’ prestigiosi.