Neanche il tempo di godersi il bel successo sulla Lazio e la Fiorentina è già tornata al lavoro sul campo per preparare la sfida di giovedì contro il Genoa. Un turno di infrasettimanale “posticipato” che Montella affronterà adottando un inevitabile turn over. Anche perché dopo appena tre giorni sarà di nuovo campionato, al Franchi contro il Cagliari.
Dunque il tecnico farà dei cambiamenti rispetto all’undici che ha superato i biancocelesti, almeno uno per reparto. In difesa ritroverà la maglia da titolare Roncaglia, dopo aver scontato la squalifica e, a meno di sorprese, tornerà a sedersi in panchina Savic, autore comunque di un’ottima prestazione domenica scorsa. A centrocampo rientrerà Pizarro, anche lui reduce dal turno di stop a causa del provvedimento disciplinare. Il cileno rileverà Olivera, ma nel mezzo potrebbero esserci ulteriori novità: difficile che venga confermato Mati Fernandez, più probabile il ritorno in campo dal primo minuto del brasiliano Romulo. Aspettando che Aquilani recuperi la piena efficienza fisica. A proposito dell’ex romanista, dopo i cinque minuti giocati con la Lazio, a Genova il suo ingresso nella ripresa potrebbe essere anticipato, per aumentare la tenuta atletica.
In attacco, come al solito, i dubbi maggiori. Ljajic e Toni sono in ballottaggio per una maglia da titolare al fianco di Jovetic. Più indietro El Hamdaoui, ancora non al top della condizione.
MULTA La Fiorentina è stata multata dal Giudice sportivo per 3mila euro. Questa la motivazione: “per avere suoi sostenitori, all’inizio della gara, rivolto agli Ufficiali di gara cori insultanti”.
MOGGI AL VELENO Intervistato da Radio Manà Luciano Moggi ha rilasciato dichiarazioni sconcertanti nei confronti di Andrea Della Valle e della Fiorentina: “Della Valle ha detto che vuole lo scudetto dell’82? A quei tempi mi sa che non era neanche nato -ha dichiarato l’ex dg bianconero-. Mi sono stufato di sentire queste cose. Se continuerà a insistere, tirerò fuori delle telefonate della Fiorentina nel 2005, così poi vediamo cosa ha da dire”.
Commento : Dall’ex direttore della Juventus arriva la conferma che l’Italia è una nazione democratica, aperta a tutti anche a chi dovrebbe avere il buonsenso di stare zitto dopochè la giustizia sportiva lo ha condannato su tutti i fronti. Accuse che speriamo sia la magistratura ordinaria che quella sportiva chieda a Moggi ti metterle nero su bianco. A questo punto sorge spontanea la domanda: se esistono queste telefonate compromettenti perché non sono state portate in tribunale e cosa ancora più grave perchè e come sono finite nella disponibilità del ex direttore della Juventus, ormai radiato? Domande a cui dovrebbero rispondere le autorità competenti.
Piero Campani