Un tabù da sfatare per completare il processo di crescita e poter aspirare a posizioni d’alta classifica. Vincenzo Montella chiede alla Fiorentina il salto di qualità anche in trasferta. Per adesso il bottino è magro: due pareggi e due sconfitte su quattro gare. Troppo negativo per non chiedere un’inversione di tendenza già da domani sera nella sfida di Marassi contro il Genoa
“Si diventa grandi un po’ alla volta – spiega Montella – e adesso vogliamo fare il massimo anche in trasferta. Dobbiamo innanzitutto ricaricarci a livello mentale perché domani sarà fondamentale il carattere. Quella col Genoa è una partita importante e arriva in un nostro momento importante. Perciò dobbiamo andare in campo tranquilli senza cercare alibi perché in trasferta abbiamo fatto sempre ottime prestazioni, semmai ci sono mancati i risultati. Loro non sono sereni, ma faranno leva sulla forza dello stadio. Dovremo essere forti mentalmente”.
Montella è stato un ex del Genoa e anche della Sampdoria, una circostanza che non piacque ai tifosi rossoblù: “’Il sogno della Serie A era troppo grande e non ebbi alcun dubbio di andare a Genova. Sono contento di aver giocato in entrambe le squadre, perché da bambino sognavo quello stadio. Certo, dopo il mio trasferimento sono arrivati molti sfottò”.
Il Genoa di oggi è tutta un’altra cosa rispetto a quando giocava lui, Delneri sta cercando di ricostruire la squadra: ”E’ stato mio allenatore ed è una persona con cui ho lavorato molto bene, ho un ottimo ricordo; è una bravissima persona. Di lui conosco tutte le caratteristiche di gioco. E’ tornato con tanto entusiasmo e potrà dare molto. Mi auguro che i suoi giocatori recepiscano le sue direttive dopo il match contro di noi”.
Capitolo attacco, Ljajic sembra in netto vantaggio sugli altri concorrenti, con Toni in seconda fila e pronto a subentrare e El Hamdaoui attardato, ma il tecnico spende una parola positiva per il marocchino: “E’ un giocatore ancora tutto da scoprire con grandi potenzialità. Sono molto curioso di rivederlo in campo”.
Curiosità che non può mancare neppure per Alberto Aquilani, ormai in rampa di lancio: “E’ un giocatore molto importante e, nonostante il nostro centrocampo abbia fatto bene, lo aspettiamo per migliorarci ancora. Ha già fatto vedere la sua classe nei pochi spezzoni di gara giocati, spero stia sempre meglio. Ma non vi dico se giocherà titolare o meno. Lui, Pizarro e Borja Valero un lusso? Forse sì, ma per me possono coesistere. Comunque non avrei problemi a lasciare in panchina un big”.
Prima dei saluti si parla anche del gioiellino ritrovato: “Sono contento per Ljajic, è un nostro patrimonio tecnico e mi fa piacere che si sia sbloccato perché è stato in panchina spesso e a volte si fanno brutti pensieri”.