”Il buco delle aziende sanitarie toscane per il 2010, in attesa di conoscere l’entita’ di quello eventuale per il 2011, sfiora i 132 milioni di euro. Ma ad aggravare i conti malati della sanita’ toscana ci si mette anche Decreto Salva-Italia che prevede la sostituzione dell’Ici con la ben piu’ gravosa Imu e l’eventualita’, non tanto remota, di un innalzamento di due punti delle aliquote Iva del 10% e del 21% che passeranno cosi’ rispettivamente al 12% e al 23%”. Lo afferma, in una nota, il gruppo regionale della Lega Nord Toscana. ”L’Imu del Governo Monti – precisa il consigliere regionale della Lega Nord Toscana e membro della IV Commissione Sanita’, Gian Luca Lazzeri – e’ cosa ben diversa da quella proposta dal precedente Governo”. Pur godendo dell’esenzione per gli immobili istituzionali, come per esempio gli ospedali, per tutti gli altri vi sara’, sottolinea Lazzeri, ”una vera e propria stangata dovuta ai meccanismi della nuova imposta che possono rendere notevolmente piu’ salato il conto presentato dai Comuni alla sanita’ toscana, con aumenti che possono superare del 60-70% quanto richiesto dalla vecchia Ici. Per esempio, l’Asl 10 diFirenze passera’ verosimilmente da una Ici di circa 1,6 milioni ad una Imu di circa 2,6 milioni”. Secondo l’esponente del Carroccio, ”probabilmente, a partire da ottobre, ci sara’ una morsa fiscale dovuta alla Manovra Monti tale da avere effetti devastanti su una sanita’ gia’ malata come e’ quella toscana”.