In Toscana esiste una“capacità di tenuta complessiva pur all’interno di un contesto di crisi che rimane acuta”. A dirlo l’assessore al Lavoro Gianfranco Simoncini nella sua comunicazione al Consiglio regionale sullo stato delle crisi aziendali aperte. Segnali che collocano la nostra regione in un quadro migliore rispetto al panorama nazionale. “La Toscana sta meno peggio di altre realtà – ha detto l’assessore – anche a fronte di dati aggiornati che fotografano un trend occupazionale in aumento nel secondo trimestre 2012” (+0,2 per cento, +3mila occupati). Favorevole anche la dinamica su base annua rispetto a quella nazionale e dell’area del Centro-Nord: “Il tasso di occupazione della Toscana – ha detto Simoncini – si posiziona al 64,0 per cento rispetto al 63,9 di un anno prima e al 63,3 del primo trimestre dell’anno”.
Un “tenue segnale positivo” dunque che non ha distolto l’attenzione della Giunta verso il “sostegno al reddito di famiglie già in difficoltà”. Il tasso di disoccupazione è, infatti, salito al 7,7 per cento dal 6,0 di un anno fa, “arretrando però dalla punta più negativa dell’8,4 del primo trimestre 2012”. Inoltre, ha rilevato l’assessore, il tasso di disoccupazione complessivo italiano “è risultato al 10,4 per cento, ben oltre il dato della Toscana che si posiziona appena sotto la media del Centro-Nord, dove l’indicatore è al 7,8”.
Malgrado questi segnali e nonostante la regione sia “ancora lontana, sia in termini di occupazione sia di disoccupazione, dal recuperare i livelli pre-crisi del 2008” (dal terzo trimestre 2008 al terzo trimestre 2011 si sono persi 34mila occupati ndr), il governo regionale è “impegnato per il sostegno al reddito dei lavoratori attraverso la cassa in deroga, l’integrazione al reddito per lavoratori di imprese che aderiscono a contratti di solidarietà, l’anticipo di stipendi e cassa” così come al “sostegno all’occupazione con pacchetti di incentivi alle imprese che assumono ma anche con politiche attive per il lavoro, per l’accesso al credito per le imprese e per il sostegno alla competitività del sistema”.
“Dobbiamo continuare in questa direzione” ha detto l’assessore lanciando le nuove “misure allo studio”. Tra queste un “pacchetto integrato di agevolazioni” per costruire una “dote che consenta una ricollocazione dei lavoratori espulsi dalle imprese a seguito di processi di crisi”. “Abbiamo sottoscritto alcuni protocolli di intesa sia specifici con grandi imprese per rafforzare la loro presenza sul nostro territorio” ha informato Simoncini citando Whirpool, GE Trasportation, Thales e Continental in via di definizione, ma anche “accordi di settore, come per la pelletteria, per sviluppare sperimentazioni e sostenere politiche integrate”.
Ma a fronte di un quadro regionale in cui l’attenzione rimane alta e si registrano segnali favorevoli, secondo l’assessore è “necessaria una svolta nell’azione del Governo nazionale”. “Il sistema economico ha come parametro di riferimento statale quello europeo. Sono quindi necessarie, a quel livello, politiche pubbliche che non siano volte solo al rigore ma anche allo sviluppo e alla crescita”. “Insistere solo su tagli e virtuosismo – ha concluso – rischia di uccidere l’economia”