“Abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti: oggi forse siamo meno spettacolari rispetto all’inizio, ma certamente piu’ completi”. Cosi’ Vincenzo Montella, tecnico della Fiorentina, dopo l’impresa dei viola sul campo del Milan (IL VIDEO DEI GOL). “Non mi ha chiamato Berlusconi, mi ha chiamato Della Valle per fare i complimenti a me e alla squadra”, dice il tecnico ai microfoni di Mediaset. “Io sono contentissimo di lavorare a Firenze. I complimenti dell’ambiente ci fanno piacere, ma possono esaltare: oggi la squadra ha dato risposte importanti, perche’ siamo stati maturi nel gestire i vari momenti della partita”. Montella parla anche del ko della Roma nel derby: “Ho visto il risultato del derby: non mi ha suscitato particolari emozioni, certo il pareggio sarebbe stato piu’ gradito”.
TABELLINO: Milan-Fiorentina 1-3 (0-2); Milan – (4-2-3-1) – Abbiati, De Sciglio, Mexes, Bonera, Constant, Ambrosini (30′ st Robinho), Montolivo, Emanuelson (1′ st Bojan), Boateng, El Shaarawy, Pato (1′ st Pazzini). All.Allegri. Fiorentina – (3-5-2) – Viviano, Roncaglia, Rodriguez, Savic, Cuadraro, Aquilani (20′ st Fernandez), Pizarro, Borja Valero, Pasqual, Ljajic (11′ st El Hamdaoui), Toni (31′ st Cassani). All. Montella. Arbitro: Romeo. Marcatori: 10′ Aquilani (F), 38′ Borja Valero (F), 59′ Pazzini (M), 88′ El Hamdaoui (F). Ammoniti: Pizarro (F), Bonera (M), Roncaglia (F), Borja Valero (F), Ambrosini (M), Aquilani (F), Mexes (M). (Red-Spr/Opr/Adnkronos)
LE PAGELLE VIOLA VIVIANO 6: Bella vita per il tifoso viola. San Siro per un portiere avversario rappresenta quasi sempre un incubo, ma lui deve fare solo l’ordinaria amministrazione. Anche perché il Milan non arriva quasi mai al tiro e quando lo fa la mira è sbilenca (chiedere a Pato in occasione del rigore). Sul gol subito non ha colpe perché nasce da una carambola sul palo.
RONCAGLIA 7: Forse ingenuo sul generoso rigore assegnato al Milan (è lui a saltare sulla schiena di Pato). Ma è l’unica pecca in una partita in cui mette la museruola a chiunque osi transitare nella sua zona di pertinenza. Non a caso è l’idolo dei tifosi viola.
GONZALO RODRIGUEZ 7,5: Pasqual ci perdonerà, ma il vero capitano di questa Fiorentina è proprio l’argentino. Lo è per l’autorità con la quale guida il pacchetto arretrato viola e il modo sontuoso con cui anticipa gli avversari di turno e fa ripartire la manovra. Meriterebbe la nazionale albiceleste.
SAVIC 6,5: Preferito a Tomovic, offre una prova di spessore, dimostrando di essere perfettamente integrato nei meccanismi della difesa viola. A Firenze sta tornando il difensore talentuoso, tanto apprezzato ai tempi in cui giocava nel Partizan.
CUADRADO 7: E’ l’arma segreta di questa splendida Fiorentina. Una freccia nera velenosissima per le difese avversarie. Anche quando Montella lo alza da seconda punta riesce a dare un contributo utile alla causa. E che spettacolo quando parte palla al piede.
PIZARRO 7: Lo stadio di San Siro avrebbe dovuto tributargli un’ovazione in grande stile a fine gara. Perché vederlo giocare vale il prezzo del biglietto. Non butta via un pallone e riesce anche a farsi valere nei ripiegamenti difensivi. Insieme a Pirlo è il regista migliore del campionato, fra i top europei.
BORJA VALERO 7,5: Bagna il debutto viola allo stadio Meazza con un gol capolavoro, per intelligenza nell’inserimento, capacità tecniche e caparbietà. Una perla in mezzo a una gara stratosferica. Annienta Montolivo, dimostrando di essere giocatore di un’altra categoria rispetto all’ex viola.
AQUILANI 7: Bentornato “principino”. Il recupero è stato lento, ma valeva la pena aspettarlo perché con i colleghi Pizarro e Borja Valero forma un centrocampo meraviglia. Non ha ancora il dinamismo dei tempi d’oro, ma sa segnare e l’ha subito dimostrato ai suoi ex tifosi, che così poco lo avevano apprezzato. Una vendetta da signore, perché non esulta.
Dal 19’ st MATI FERNANDEZ 6-: Non è ancora lui e sbaglia un gol che poteva costar caro. Comunque, vista la situazione, lo si può attendere con calma.
PASQUAL 6,5: Qualche chilometro in meno del solito, per non scoprire troppo la difesa. Ma alla fine riesce a sfornare i suoi buoni traversoni, con un paio d’errori nella misura più che giustificabili.
LJAJIC 6+: Merita un voto più che sufficiente per l’impegno profuso e per quell’iniziativa da cui nasce il gol di Aquilani. Prova a fare la controfigura del grande assente Jovetic e, naturalmente, ci riesce solo in parte.
Dal 10’ st El HAMDAOUI 7: Fino al gol è troppo egoista, ai limiti dell’irritante, ignorando i compagni meglio posizionati e vanificando azioni di contropiede importanti. Poi estrae dal cilindro una magia da spellarsi le mani. Stop dal limite e pallonetto fantastico a uccellare l’incredulo Abbiati. Finalmente dimostra di essere un giocatore di gran classe e adesso che ha trovato il primo gol potrà dedicarsi di più alla squadra, lavorando con serenità per trovare la migliore condizione atletica.
TONI 6,5: Giù il cappello a un “vecchietto” di 35 anni che lotta con un giovanotto alle prime armi. Vince molti duelli con Mexes e Bonera. Quest’ultimo, a fine primo tempo, lo abbatte, senza che l’arbitro estragga il secondo giallo. Un dettaglio che la vittoria viola rende trascurabile. Altrimenti…
Dal 29’ st CASSANI 6: Entra con un piglio convincente e affonda bene sulla fascia. Si mangia una rete colossale davanti ad Abbiati, colpendo il palo. Ma il gol non è certo il suo mestiere.
MONTELLA 8: Nella platea del Meazza disegna una Fiorentina praticamente perfetta e riesce a nascondere anche la pesantissima assenza di Jovetic. Per i tifosi viola non è certo una novità, ma adesso che ha umiliato il Milan a San Siro tutti si saranno accorti delle potenzialità di questo maestro di calcio che sta costruendo un mezzo miracolo in riva all’Arno. Sarà bene tenerselo stretto.