”Citta’ metropolitana: prerogative e poteri”: su questo tema i parlamentari Pd di Firenze, Prato e Pistoia hanno organizzato per lunedi’ 19 novembre un incontro a cui interverra’ il ministro dela Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi. L’iniziativa si svolgera’ presso l’hotel Baglioni di Firenze con inizio alle 10,30 e sara’ aperta dalla relazione dell’on. Gianclaudio Bressa, capogruppo Pd in Commissione Affari costituzionali della Camera. Nel corso dell’incontro, a cui sono invitati sindaci e amministratori Pd, rappresentanti delle categorie economiche e delle istituzioni culturali e sociali dell’area metropolitana, prendera’ la parola il ministro Patroni Griffi. “Troppe le leggende metropolitane che si rincorrono e che rischiano di offuscare il senso e la portata di questa scelta innovativa e necessaria”, afferma Michele Ventura, vicepresidente dei deputati Pd, a cui saranno affidate le conclusioni dell’incontro. “Per questo abbiamo ritenuto opportuna una iniziativa finalizzata ad illustrare esattamente i poteri, le prerogative, le funzioni ma soprattutto le potenzialita’ e i vantaggi per tutte le realta’ della citta’ metropolitana”, conclude.
”Dopo aver sconfessato se stesso e detto cose inesatte ai deputati affermando solennemente in commissione Affari costituzionali che il governo non avrebbe concesso alcuna deroga al decreto sul riordino delle province, il ministro Patroni Griffi non solo ha ceduto alle pressioni del Pd inserendo le province di Prato e Pistoia nella Citta’ metropolitana fiorentina, secondo i voleri del governatore Rossi e in spregio ai princi’pi stessi della riforma, ma lunedi’ prossimo partecipera’ addirittura a Firenze a un’assemblea degli amministratori democratici, dunque a un’iniziativa di partito, per parlare proprio di Citta’ metropolitana”. Lo scrive in una nota il deputato del Pdl, Riccardo Mazzoni. ”Questo conferma che il governo tecnico risponde ormai solo alle direttive del Pd, e non ha nemmeno il pudore di nasconderlo”, conclude Mazzoni. Il deputato del Pdl ha annunciato pubblicamente la scorsa settimana, dopo il decreto di riordino delle Province, che non votera’ piu’ la fiducia al governo Monti.
