La Fiorentina torna al successo battendo per 3-2, in casa, l’Udinese. Sorride quindi Beppe Iachini, confermato in settimana dal patron Rocco Commisso ma tutt’altro che solido sulla panchina viola. La vittoria contro gli uomini guidati da Luca Gotti è firmata soprattutto da Gaetano Castrovilli, capace di due gol di ottima fattura e di un assist, che vince la sfida delle doppiette con Okaka, che non basta ai suoi. Il copione del primo tempo è la copia carbone di quanto avvenuto in casa viola a Cesena sette giorni prima con i gigliati che partono bene e vanno in vantaggio di due reti ma che subiscono il gol che permette agli avversari di rientrare in partita nel tramonto dei 45′ iniziali. E’ Castrovilli il migliore dei suoi e trova il vantaggio iniziale su un cross da sinistra di Biraghi. A ruota fornisce l’assist a Milenkovic, che raddoppia di testa. Nessuna tranquillità in casa Fiorentina, però, visto che il baricentro della formazione guidata da Iachini si abbassa subito di almeno 30 metri: il gol di Okaka, su cross da destra di Lasagna, deviato da Caceres, è la logica conseguenza.
Poco prima i toscani perdono capitan Pezzella, con il capitano viola che non riesce a guarire da un infortunio a una caviglia patito a fine agosto. Al suo posto esordisce Martinez Quarta. Stavolta per fortuna della Fiorentina il finale è diverso rispetto al match contro lo Spezia (2-2 il finale da 2-0) perchè già al 51′, su un’azione di contropiede, ancora Castrovilli, al quarto gol in campionato, su assist di Biraghi, sigla il 3-1. Il tutto davanti al ct Roberto Mancini, seduto in tribuna al “Franchi”. Gotti sul 3-1 per i viola prova a cambiare l’Udinese: dentro Walace e Pussetto. Servono i guantoni di Dragowski al 60′ per dire no a Okaka, sfuggito a Martinez Quarta. Iachini sull’altro versante stravolge il proprio attacco, puntando sulle ripartenze dei subentrati Kouame e Cutrone. Pochi i palloni giocabili per la nuova coppia d’attacco però; mentre Okaka fa doppietta a 5′ dalla fine. Per fortuna il triplice fischio finale salva Iachini e i suoi uomini. Rocco Commisso tira un sospiro di sollievo, anche se la sentenza per il tecnico gigliato sembra rimandata alla prossima gara.