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Firenze. Lega apre alle grandi infrastrutture per estendere il proprio elettorato

Lorenzo Ottanelli
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Un cambio di passo per la Lega a Firenze. Il nuovo commissario del movimento di Salvini, Federico Bussolin, ha deciso di aprire il partito alle infrastrutture tanto ostacolate fino ad oggi.

In un’intervista di ieri a Repubblica Firenze ha detto che “dire sempre no non ci ha premiato”, per questo la Lega sarà d’accordo sull’ampliamento dell’aeroporto, sulla tramvia e sulla Tav.

Un cambio di passo rilevante, che dimostra l’intento della Lega di comprendere che è venuto meno il momento oppositivo. Forse fa parte della svolta moderata del partito, tanto richiesta da Giorgetti? Sicuramente è un cambio di passo teso a estendere il proprio elettorato. La tramvia piace a molti fiorentini, la Tav è ormai in fase di lavorazione e lasciare i lavori a metà sarebbe uno spreco di soldi. Un maggior dubbio invece sull’aeroporto, sicuramente voluto da alcuni cittadini, ma ostacolato dai sestesi.

Adesso il Pd e la sinistra dovranno fare i conti con una destra più aperta al dialogo e, probabilmente, più moderata. Risulta ancora difficile, per un partito spostato a destra, prendere le redini di Firenze, da anni spostata a sinistra e all’interno di una subcultura rossa che permea il territorio della sua provincia.

Quanto pagherà la svolta di Bussolin è presto per dirlo, probabilmente farà scattare in avanti un partito non più paludato su alcune questioni ideologiche.

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