Da quanto riportato dai ben informati Prandelli scenderà in campo contro il Cagliari con una fiorentina affidata a Borja Valero, Bonaventura, accanto a Amrabat per il centrocampo. L’accento va messo sul fatto di mettere assieme due giocatori, dai grandi piedi, ma che non controllano l’avanzare dei giocatori avversari mettendo in difficoltà la difesa. Sembra quasi che Prandelli debba fare scelte dettate più dalla simpatia o dal curriculum delle scelte che l’effettivo valore al momento di ciascun giocatore in relazione ai temi dell’ avversario di turno.
Spogliatoio diviso
In questo ultimi si è parlato molto di uno spogliatoio votato all’insoddisfazione che porta a non impegnarsi al massimo quando non si capisce quale sarà il tuo futuro. Sia che venga ceduto ad altra squadra sia che rimanga a Firenze con il solo obiettivo di fare tanta panchina senza avere la possibilità di dimostrare se è degno della Fiorentina.
Eredità Iachini
Questa è l’eredità più pesante che Prandelli ha avuto da Iachini che nella sua vita di allenatore è spesso riuscito a salvare le squadre dove era stato chiamato a metà campionato. Un salvatore della patria che ha però distrutto gli spogliatoi. Per questo nel gran parte dei casi non mai stato confermato alla guida della squadra che aveva salvato. Gran parte dei giocatori scontenti che avrebbero costretto il presidente a fare una ampia rivoluzione.
Ci vuole coraggio
E’ comprensibile la posizione di Prandelli che deve cercare di mettere in tasca più punti possibile per arrivare ad una situazione tranquilla in classifica. Possibile che fra tutti i giocatori presi in questo ultimo anno non ci sia qualcuno in grado di dare una svolta.
Correre, correre, correre, i nostri passeggiano
Possibile che Prandelli non si sia accorto di questo? La Fiorentina, a parte il primo periodo di Montella, ha sempre giocato con passaggi orizzontali a quasi mai in verticale. Perché questo? Non ci sono giocatori per questo? Allora mandiamo subito via Pradè.
Piero Campani