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Salgono gli acquisti delle P.A. sul mercato elettronico

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ROMA (ITALPRESS) – E’ di 5,6 miliardi di euro il valore degli acquisti effettuati dalle amministrazioni nel 2020 sul Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione (Mepa) – lo strumento per gli acquisti di importo inferiore alla soglia comunitaria, gestito da Consip per conto del Ministero dell’economia e delle finanze – con un aumento di +15% rispetto al dato 2019 (4,8 miliardi di euro).
In aumento anche il numero di contratti conclusi nell’anno, pari a 621mila (601mila del 2019).
Al 31 dicembre 2020, sul Mepa sono abilitate oltre 156mila imprese (erano 136 mila a fine 2019), che offrono un totale di 8,7 milioni di articoli fra beni e servizi, oltre ai lavori di manutenzione.
Rilevante il risultato sui lavori di manutenzione che fanno registrare, per la prima volta, un valore degli acquisti di oltre 1 miliardo di euro (con una crescita del +10% rispetto ai 907 milioni di euro del 2019), collocandosi fra gli ambiti di spesa più rilevanti nel Mepa.
L’offerta Consip sul Mepa per i lavori di manutenzione “ordinaria” e “straordinaria” – su cui da settembre 2020 (a seguito del “DL Semplificazioni) le Amministrazioni possono negoziare lavori per importi fino a 5 milioni di euro – comprende sette bandi, di cui sei settoriali (edili; stradali, ferroviarie ed aeree; idrauliche, marittime e reti gas; impianti; ambiente e territorio; beni del patrimonio culturale) e uno dedicato alle opere specializzate (es. lavori in terra, pulizia di acque marine, lacustri e fluviali, linee telefoniche e impianti di telefonia, opere di impermeabilizzazione, impianti di diverse tipologie etc).
Il maggior valore degli acquisti si registra sui lavori edili con 338 milioni di euro, seguito dai lavori stradali, ferroviari ed aerei (227 milioni di euro), opere specializzate (208 milioni di euro) e impianti (120 milioni di euro).
Altre categorie merceologiche presenti sul Mepa ad elevata richiesta sono i beni ICT e la cancelleria (oltre 1 miliardi ), seguiti da i servizi legati al Building management (702 milioni di euro), i servizi professionali (656 milioni di euro) i beni sanitari (619 milioni di euro) e i servizi ICT (390 milioni di euro).
(ITALPRESS).