Mario Draghi è salito al Colle ieri sera alle 19 per sciogliere la riserva e elencare i nomi dei ministri del nuovo Governo.
Il colloquio tra il Presidente della Repubblica e il nuovo Presidente del consiglio è durato 40 minuti, durante i quali Mattarella ha anche firamto i decreti di nomina dei ministri. Oggi alle 12 si svolge il giuramento.
La nuova squadra dell’esecutivo è formata da 23 ministri, di cui 8 tecnici e 15 politici.
I ministri senza portafoglio:
Federico D’Incà (M5s) viene confermato ministro per i Rapporti con il Parlamento.
Fabiana Dadone (M5s) approdare alle Politiche Giovanili, lascia il ministero della Pubblica Amministrazione
Elena Bonetti (Iv) resta ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia.
Erika Stefani (Lega) diventa ministra alla disabilità
Renato Brunetta (Fi) torna al ministero della Pubblica Amministrazione.
Mara Carfagna (Fi) a Sud e Coesione Territoriale.
Mariastella Gelmini (Fi) al ministero per le Autonomie e gli Affari Regionali.
Vittorio Colao, tecnico, all’Innovazione tecnologica.
Ministri con portafoglio:
Luigi Di Maio (M5s) riconfermato agli Esteri.
Luciana Lamorgese, tecnico, resta ministra all’Interno.
Lorenzo Guerini (Pd) rimane a capo del ministero della Difesa.
Stefano Patuanelli (M5s) diventa titolare del dicastero delle Politiche Agricole.
Dario Franceschini (Pd) è confermato ai Beni Culturali, ma il dicastero prenderà il nome di Ministero della Cultura.
Roberto Speranza, di LeU, confermato alla Salute.
Massimo Garavaglia (Lega) diventa ministro del Turismo, dicastero voluto dal Carroccio.
Giancarlo Giorgetti (Lega) prende il posto di Patuanelli allo Sviluppo Economico.
Andrea Orlando (Pd) presiederà il ministero del Lavoro.
Daniele Franco, tecnico, al ministero dell’Economia
Enrico Giovannini, tecnico, ai Trasporti.
Marta Cartabia, tecnica, alla Giustizia.
Patrizio Bianchi, tecnico, all’Istruzione.
Cristina Messa, tecnica, a Università e Ricerca.
Il ministero dell’Ambiente diventerà ministero della Transizione ecologica e andrà a Roberto Cingolani, il “superministero” voluto dai grillini, assorbirà le competenze in materia energetica e presiederà il comitato interministeriale per le attività della transizione ecologica.
Roberto Garofoli è il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.