“Il MoVimento 5 Stelle ha deciso di non sottrarsi alle sue responsabilità di primo partito in Parlamento. Daremo il meglio per contribuire a fare un uso più lungimirante possibile dei 210 miliardi che l’Unione Europea – anche grazie al presidente Giuseppe Conte – mette straordinariamente a disposizione dell’Italia per uno straordinario Piano di Ripresa. L’urgenza per il 2021 e la previdenza per il 2050 devono combinarsi, non ostacolarsi”. Così Beppe Grillo in un post pubblicato sul suo blog.
“Da una parte l’Italia deve mirare alla più immediata efficacia del Piano di Ripresa per alleviare, qui e ora, il dramma di chi è colpito fisicamente, psichicamente e economicamente dalla pandemia e dalle dolorose restrizioni necessarie. Dall’altra l’Italia deve impegnarsi perchè il Piano di Ripresa siano il catalizzatore dello sviluppo sostenibile dell’Italia 2050″, aggiunge il garante del M5S.
Grillo poi sottolinea come “per partecipare a questo governo di emergenza, il MoVimento 5 Stelle ha posto due condizioni tassative: l’istituzione di un super ministero della Transizione Ecologica, il Mite, e soprattutto l’istituzione del Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica, il Cite, sotto la responsabilità diretta del presidente del Consiglio. Dell’attuale, e di tutti quelli futuri. Abbiamo voluto fermamente questa rivoluzione irreversibile per il bene del Paese e dei nostri nipoti nei prossimi decenni, qualunque sarà il governo e chiunque sarà fino al 2050 il ministro della Transizione. Se qualcuno sapesse fare ancora meglio di noi, ben venga. Ma dovrà convincere gli Italiani. Intanto facciamo noi gli apripista”. Inoltre, Grillo ricorda che “nella trattativa con il presidente Draghi, il MoVimento 5 Stelle ha puntato sulla sostanza e sul peso dei ministeri ai quali ci siamo candidati, non sul loro numero”.
“Nessun ministero – sottolinea – è ‘minore’, ma c’è un ‘ministero maggiore’, quello della Transizione Ecologica e Solidale. Esso è per i prossimi decenni ‘il ministero del futuro di tuttì, non il bottino di un partito. E’ il catalizzatore dell’orientamento ecologico dell’intero governo. Per ora andiamo avanti noi, ma saremmo solo felici se altri politici di altri partiti imparassero presto a guidare questa ‘macchina del futurò facendo tesoro dei nostri successi e anche dei nostri errori. Qualunque partito gestirà il Mite nei prossimi decenni dovrà fare i conti per la fine del 21° secolo, non per la fine della legislatura. Il 2050 è domani, ed è di tutti. La Transizione Ecologica o sarà di tutti o non sarà”, conclude Grillo.