Rossi deve rinunciare a Jovetic. Bene in difesa, male in attacco. Tutti e due: tra Cagliari e Fiorentina, secondo logica, termina zero a zero. E alla fine il girone di andata non puo’ far altro che incoronare entrambe regine delle gare senza reti: a rossoblu’ e viola e’ gia’ successo cinque volte. si e’ vista un po’ di partita soltanto nel primo tempo. Quando il Cagliari e’ andato decisamente meglio di una Fiorentina che sembrava gia’ impaurita di suo dopo la sconfitta in casa con il Lecce. E che all’ultimo momento – ma il forfait era nell’aria – ha dovuto fare a meno della sua stella Jovetic. Il gol del Cagliari sarebbe stato il piu’ classico dei colpi di grazia. Che pero’ non c’e’ stato. Un po’ perche’ ai rossoblu’ manca lo stoccatore che forse la societa’ andra’ a prendere sul mercato. Un po’ perche’ in campo ci sono anche portiere e difesa viola: al 7′ e’ davvero bravo Boruc su una conclusione ravvicinata, di testa, di Cossu su cross di Pisano.
Mentre al 22′, con Boruc fuori causa uscito a fermare Ibarbo, l’intervento risolutore di Natali a un passo dalla porta spazza via pallone e tracollo. La Fiorentina e’ ordinata, ma anche lei, davanti si vede poco o nulla: Ljalic fa molto movimento, Lazzari gioca piu’ a supporto del centrocampo che dell’attacco. L’assenza di Jovetic pesa davvero parecchio. Per gli ospiti giusto qualche palla insidiosa nell’area piccola di Agazzi. E un bel diagonale di sinistro da fuori area dell’ex Lazzari respinto con sicurezza dal portiere. Nel secondo tempo e’ quasi come se la partita non fosse mai ricominciata, almeno a contare i tiri in porta. Le occasioni da rete sono, come il risultato finale: zero a zero. Colpa del Cagliari che rispetto al primo tempo fa qualche passo indietro. E non solo metaforicamente: il baricentro del gioco si abbassa, raramente la palla passa per i piedi di Cossu e si cercano i lanci lunghi. Gioco piu’ facile per la Fiorentina che non corre mai pericoli: la partita si accende nel finale solo per una gazzarra in mezzo al campo per la solita vecchia storia di una palla non buttata fuori col giocatore a terra infortunato. E per il ritorno in campo di Conti dopo il lungo stop per infortunio. Niente di piu’. E zero a zero sacrosanto.