Ora è sicuro, la Toscana sarà zona gialla da lunedì 26 aprile. La notizia la dà il Presidente della regione, Eugenio Giani, sui suoi canali social.
L’Rt è sceso a 0,88. Ridotta anche la pressione ospedaliera, i letti Covid occupati sono scesi di 24 unità rispetto a ieri e cala di 78 rispetto alla settimana scorsa.
La scuola sarà in presenza dal 70 al 100% per tutte le scuole, anche per le superiori. Riaprono al pubblico cinema, teatri, sale concerto, live club. I posti a sedere sono a una distanza di un metro l’uno dall’altro e ci si dovrà prenotare. La capienza massima consentita è pari al 50% e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1000 all’aperto.
I ristoranti e i bar saranno aperti a pranzo e a cena, purché all’aperto. Consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva, anche di contatto.
Le piscine all’aperto potranno riaprire dal 15 maggio, mentre per le palestre si dovrà aspettare il 1 giugno.
Sono consentiti gli spostamenti tra Regioni o Province autonome che si trovano in zone gialle o bianche. Chi è munito di pass vaccinale può spostarsi da una Regione all’altra anche se si tratta di zone rosse o arancioni.
“Il passaggio in zona gialla è un segno della luce in fondo al tunnel. Una notizia positiva, che darà una boccata di ossigeno a molti settori della nostra economia, duramente provati dalle chiusure e misure anti Covid – commenta il presidente Giani –. Una notizia che coincide con l’uscita del nuovo decreto legge sulle riaperture e che offre così la possibilità di applicarlo subito. La zona gialla – prosegue il presidente – è una conquista, costata molti sacrifici e impegno da parte di tutti, a partire dai nostri ragazzi con le scuole chiuse o non a regime. Non dobbiamo sprecare questa opportunità di graduale e prudente ripartenza. Non è un libera tutti. Non dobbiamo abbassare la guardia – aggiunge, invitando alla cautela -. Confido nel senso di responsabilità, di cui i toscani hanno dato sempre prova. Dobbiamo continuare a fare attenzione, a rispettare le regole essenziali di contrasto alla diffusione del virus e continuare a vaccinarsi e a vaccinare. Su questo fronte – conclude – continueremo a dare il massimo, seguendo le indicazioni nazionali e augurandoci che arrivino i vaccini nelle quantità necessarie, richieste più volte. Abbiamo già somministrato oltre 1milione e 100mila dosi. Ci sono, quindi, tutte le condizioni, perché la Toscana possa di nuovo ritornare a vivere, ad aprirsi agli altri e a ritrovare la sua dimensione sociale di comunità attiva e dinamica. Non sprechiamo questa occasione”.
Qui sotto l’informativa dell’Anci Toscana: