Tecnologia d’avanguardia in Val d’Elsa che la Regione ha deciso di seguire con attenzione nell’intento di creare un polo di attrazione per realizzare un indotto di importanti novità legate alla Green economy. Guardando ad un futuro importante per l’indotto.
Si parte quindi con batterie innovative e con studi avanzati sull’idrogeno ,rinnovamento nel campo manifatturiero e anche in quello agricolo, ma anche nutrizione e farmaceutica. Si rafforza grazie a nuovi investimenti il rapporto di Natur Essence che ha la sede a Poggibonsi, in provincia di Siena, ma opera anche a Barberino Tavarnelle e a San Gimignano.
Per questo motivo, la giunta regionale ha, su proposta dell’assessore all’economia Leonardo Marras, predisposto uno schema di protocollo che coinvolgerà, oltre alla Regione e all’azienda, anche i tre Comuni interessati.
“Sono investimenti che hanno a che fare con il mondo della green economy – spiega Marras – un settore importante, da presidiare e da coltivare per lo sviluppo futuro della nostra economia e dei nostri territori. Altrettanto lo è la ricerca. Il trasferimento di pratiche innovative alle aziende del territorio e il riconoscimento delle eccellenze: un’altra chiave per la nostra economia”.
Cosa prevede l’accordo
L’obiettivo dell’accordo è agevolare la creazione di una filiera e di un indotto locale, favorendo lo sviluppo e la collaborazione industriale con le aziende presenti sul territorio. Le istituzioni aiuteranno anche l’azienda nei contatti con centri di trasferimento tecnologico e organismi di ricerca, oltre ad essere disponibili con strumenti di sostegno alle imprese, azioni di raccordo per operazioni di finanziamento e il coinvolgimento nella promozione e valorizzazione del sistema produttivo regionale.
Natur Essence proseguirà le attività di ricerca e di sviluppo sul territorio della Valdelsa, avviando anche un percorso di sviluppo di una rete locale attraverso spin off e società partecipate, oltre a cooperare con le imprese del territorio.
“Non cerchiamo dalla parte pubblica risorse economiche – spiega l’ingegner Fabio Cervelli, responsabile scientifico di Natur Essence e autore di tutti i brevetti alla base dei nuovi prodotti –Vogliamo invece una forma di mediazione istituzionale per far incontrare la domanda di rinnovamento che esiste nel campo manifatturiero e anche in quello agricolo, con i nuovi processi ingegneristici che società come le nostre possono fornire. Penso al settore energetico, alla sanificazione degli ambienti di lavoro, alle nuove produzioni a impatto zero o addirittura a saldo ambientale positivo, alla riconversione degli impianti industriali troppo energivori”.