Ad agosto leggerissimo calo rispetto al mese precedente (-0,2%) per l’indice della produzione industriale mentre al netto degli effetti di calendario, è rimasto invariato rispetto all’anno precedente. Lo comunica l’Istat segnalando come nella media del trimestre giugno-agosto il livello della produzione cresce dell’1,1% rispetto ai tre mesi precedenti. Rispetto a luglio si registra un aumento per i beni strumentali (+0,8%), mentre cala l’indice per energia (-2,1%), beni di consumo (-2,0%) e beni intermedi (-1,3%). Su base annua crescono in misura accentuata i beni intermedi (+4,9%) e i beni strumentali (+4,4%); diminuiscono, invece, i beni di consumo (-5,4%) e, in misura più marcata, l’energia (-6,6%).
Rispetto ad agosto 2020 i settori che registrano gli incrementi maggiori sono la metallurgia e la fabbricazione di prodotti in metallo (+16,6%), la fabbricazione di macchinari (+10,3%) e la fabbricazione di apparecchiature elettriche (+6,3%). Viceversa, le flessioni più accentuate si osservano nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-23,7%), nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati (-20,9%) e nelle attività estrattive (-17,7%).
Commentando i dati l’Istat evidenzia come la lieve diminuzione congiunturale arrivi dopo due mesi di crescita mentr rispetto a febbraio 2020, mese antecedente l’inizio dell’emergenza sanitaria, il livello dell’indice di agosto è superiore dell’1,5%, al netto dei fattori stagionali. L’analogo confronto a livello settoriale evidenzia un calo per i beni di consumo e l’energia (rispettivamente -3,7% e -6,0%), una sostanziale stazionarietà per i beni strumentali e una crescita marcata per i beni intermedi (+4,6%).