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Covid oggi Italia, anziani e iperfragili: chi sono vaccinati che muoiono

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Sono ‘iperfragili’ e hanno un’età media più alta le persone morte per Covid dopo aver ricevuto il vaccino: più di 85 anni (85,5), è il dato riportato nell’ultimo report dell’Istituto superiore di sanità (Iss), contro 78,3 anni dei non vaccinati. Anche il numero medio di malattie osservate “è significativamente più alto” nei vaccinati: 5 patologie preesistenti contro 3,9 dei non vaccinati. L’approfondimento contenuto nel report periodico sui decessi dell’Iss, pubblicato oggi, si basa sull’analisi di un campione di 671 cartelle cliniche relative a decessi avvenuti dall’1 febbraio fino al 5 ottobre 2021. 

“I risultati qui presentati – spiega Graziano Onder, direttore del Dipartimento di Malattie cardiovascolari, endocrino-metaboliche e invecchiamento dell’Iss – indicano chiaramente che le persone decedute dopo il completamento del ciclo vaccinale hanno un elevato livello di complessità clinica, significativamente superiore rispetto alle persone che non hanno potuto beneficiare dell’effetto del vaccino a causa di un contagio precoce o perché non hanno neanche iniziato il ciclo vaccinale. E’ possibile ipotizzare che i pazienti molto anziani e con numerose patologie possono avere una ridotta risposta immunitaria e pertanto essere suscettibili all’infezione da Sars-CoV-2 e alle sue complicanze pur essendo stati vaccinati. Queste persone molto fragili e con una ridotta risposta immunitaria sono quelle che possono maggiormente beneficiare di una ampia copertura vaccinale dell’intera popolazione, in quanto ciò riduce ulteriormente il rischio di infezione. Ridurre la circolazione del virus è il miglior modo per proteggerli”.