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Piano rifiuti, l’opposizione attacca Barducci e chiede il rinvio al 2015

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Ieri è stato approvato in consiglio provinciale il piano interregionale sui rifiuti che prevede la divisione e smistamento del surplus di immondizia presso altre regioni, l’avvio di nuovi siti da adibire a discarica e la realizzazione di 5 nuovi inceneritori per lo smaltimento. Quello che Barducci presentava come una brillante soluzione viene oggi contestata dalle opposizioni che cercano sostegno politico per le loro posizioni. Il partito di rifondazione comunista da sempre contrario a questo piano spiega il suo punto vista. Eccone i punti principali:

  • Lo spostamento dei rifiuti contribuirà a pesare sulle spalle dei cittadini sotto forma di nuove tasse per venire incontro alle spese di spostamento
  • Le strutture di smaltimento in progetto non sono in linea con gli standard europei, i nuovi inceneritori appartengono alla vecchia generazione dove non si teneva conto dell’impatto ambientali di tali strutture.
  • La creazione di nuove discariche e inceneritori mette in secondo all’ultimo posto il progetto chiamato “rifiuti zero” in linea con le direttive europee e che prevede il riciclo e la raccolta differenziata.
  • I luoghi scelti per la costruzione delle discariche non tengono conto dei rapporti tecnici ne della salute degli abitanti della zona
  • La mancanza di interesse per la salute dei cittadini e la sanità dell’ambiente alle spalle di questo provvedimento lo rendono da abrogare “senza indugio”

 A seguito di queste considerazione RC aveva convinto il comune di Arezzo a presentare una moratoria per rimandare il provvedimento al 2015 in attesa di stime reali sulla quantità di rifiuti e l’avvio della campagna per la raccolta differenziata dato che il 70% dei comuni toscani rimane ampliamento sotto la soglia prevista dalle direttive europee (65%), moratoria però respinta “senza valide giustificazioni”.

 

Contrario a questo piano anche il PDL che tramite Massai definisce il provvedimento come “Una balla spaziale: Una balla intesa come bugia o come una possibile balla di rifiuti che saremo costretti ad esportare, con costi esorbitanti per i cittadini”. Quatto i punti presi in esame.

  • Costi irragionevoli per il trasporto dei rifiuti che incrementeranno le tasse per i cittadini
  • La decisione di costruire molti piccoli siti di scarico aumenta le difficoltà di gestione e fa impennare i costi
  • Ridicole e antidemocratiche le prese di posizione del Comune di Firenzuola contro l’ampliamento della discarica del Pago, dei Comuni del Valdarno Aretino, assieme alla Provincia di Arezzo (che ha minacciato l’interruzione dei rapporti per la gestione dei rifiuti con Firenze, il che vuol dire trovare altra collocazione per i rifiuti che vengono conferiti a Podere Rota) se non viene stralciata la discarica delle Borra, l’atto della Giunta Comunale di Sesto Fiorentino (“prettamente ideologico e di ricatto politico”) che mette in pesante discussione la costruzione del Termovalorizzatore di Case Passerini se non viene eliminato l’allungamento della pista di Peretola”.
  • La raccolta differenziata non presenta nessun vantaggio reale al momento dato la mancanza sul territorio di termovalorizzatori.“Questo piano” continua Massai “è il fallimento conclamato della politica di gestione dei rifiuti del Centro sinistra a livello delle Province di Firenze, Prato e Pistoia, in particolare, e della Regione, in generale. Con costi sociali ed economici per i cittadini difficilmente quantificabili oggi solo nella loro ampiezza”.
    L’unica speranza, secondo Massai, “è che la simpatia fiorentina contagi gli olandesi, oppure i tedeschi. Almeno quando saremo costretti ad esportare li i nostri rifiuti, per non lasciarli per strada, ci faranno lo sconto rispetto al prezzo che gli olandesi fanno pagare a Napoli per i propri rifiuti: 280,00 € a tonnellata, trasporto compreso”.Gian Luca Caramelli

 

 

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