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Covid Europa, quarta ondata: numeri. Terza dose, Italia accelera

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Coronavirus in Europa, quarta ondata in corso con numeri e contagi in salita in tutto il continente. E mentre i Paesi tornano a misure sempre più restrittive per limitare la diffusione del virus, con l’Austria capofila che da ieri ha disposto il lockdown per i non vaccinati, l’Italia accelera sulla terza dose – “A breve incontrerò il ministro Speranza e gli scienziati per esaminare le evidenze scientifiche e per continuare senza indugio nella terza dose. Si arriverà progressivamente ad abbassare l’età, lo faremo a breve”, ha spiegato ancora ieri il commissario all’emergenza Figliuolo -, mentre valuta la proroga dello stato d’emergenza in scadenza il 31 dicembre prossimo. In rialzo intanto i contagi in Francia, Danimarca e Germania, dove l’incidenza ieri ha toccato il ‘record’ più negativo di sempre. 

Contagi su e incidenza record in Germania, ieri, con 201,1 casi per 100mila abitanti, la più alta da inizio pandemia. Il dato arriva dal Robert Koch Institut: giovedì l’incidenza registrata era stata di 154,5 casi, una settimana prima di 130,2. Il picco precedente era stato raggiunto il 22 dicembre 2020, al culmine della seconda ondata di Coronavirus, con 197,6 casi per 100mila abitanti su sette giorni. 

Lockdown per i non vaccinati scattato da 24 ore in Austria. Entrate in vigore infatti le annunciate misure per contenere i contagi da coronavirus. Da ieri solo le persone vaccinate contro il Covid-19 e chi è guarito dopo aver contratto l’infezione possono mangiare nei ristoranti, andare dal parrucchiere, partecipare a eventi sportivi e usare gli impianti di risalita. Le nuove disposizioni valgono anche per gli alberghi. 

Per raggiungere il posto di lavoro è ancora prevista la terza opzione legata ad un tampone negativo. La mascherina Ffp2 è invce obbligatoria in tutti i negozi, i musei e le biblioteche. Il green pass sarà valido 9 mesi dopo la seconda vaccinazione: alla scadenza del certificato verde, servirà la terza dose di vaccino per mantenere valido il documento. Il vaccino monodose Johnson & Johnson, invece, garantisce il green pass solo fino al 3 gennaio 2022. 

Le autorità locali potranno inoltre introdurre misure più stringenti se necessario, fino a lockdown a livello locale. Le norme entrano in vigore con una fase di transizione di quattro settimane, durante le quali sarà sufficiente la documentazione di un primo vaccino e l’esito negativo di un test Pcr per Covid-19. I bambini sotto i 12 anni sono esclusi dalle nuove disposizioni, mentre nella fascia d’età 13-15 è sufficiente il test con esito negativo. Chi per condizioni mediche non può vaccinarsi contro il Covid-19 avrà bisogno di un certificato e del test. 

A livello nazionale l’incidenza settimanale è a 599,6 casi ogni 100.000 abitanti. Nel fine settimana è stato segnalato un aumento nelle vaccinazioni anti Covid. In Austria i test sono gratuiti per tutti. 

Salgono intanto i ricoveri anche in Francia. Ieri erano 6.865 pazienti in ospedale, di cui 483 ricoverati in 24 ore. Domenica erano stati 6.709 nel saldo fra entrate e uscite. Fra i ricoverati, 1.141 sono in terapia intensiva, 121 di quali ammessi nella giornata di domenica. I dati di Santé France ieri hanno registrato anche 2.197 nuovi contagi e 55 morti. Domenica i casi erano stati 8.547, ma va tenuto conto che dopo il weekend i dati sono sempre più bassi. Lunedì scorso i contagi erano 1.866. Per quanto riguarda il vaccino, il 76,2% della popolazione totale ha ricevuto almeno una dose e il 74,6% anche la seconda. I dati sull’aumento dei ricoveri arrivano alla vigilia di un nuovo discorso del presidente Emmanuel Macron sull’emergenza sanitaria, previsto per questa sera. 

La Gran Bretagna ieri ha registrato 32.332 nuovi contagi e 57 morti per il Covid. Lo riferiscono le autorità britanniche. Anche in questo caso, però, i dati del lunedì spesso risentono del fisiologico calo di registrazioni del weekend. 

Di fronte alla risalita del contagi da Covid, il governo della Danimarca sta intanto valutando il ripristino del Green Pass che era stato sospeso a settembre quando erano state revocate tutte le misure anti Covid. E’ quanto riferiscono fonti citate dell’emittente locale Tv 2. Negli ultimi giorni si sono registrati in Danimarca oltre 2mila contagi quotidiani, contro gli appena 200 di metà settembre.