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La Sicilia protagonista della Biennale di Salerno

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“Questa è una rassegna internazionale di altissimo livello e siamo qui anche per dare la nostra testimonianza dopo uno dei periodi più difficile della pandemia, che ha fermato il mondo, ma non l’Arte che ha continuato lo stesso a creare, trasferendo in immagini quello che è avvenuto intorno a noi”. A dirlo i pittori siciliani Lorenzo Chinnici e Dimitri Salonia, entrambi 80 anni e con oltre 60 anni di carriera, tra i super ospiti alla IV edizione della Biennale di Salerno, che resterà aperta fino al 21 Novembre. Sono 233 gli artisti che partecipano alla rassegna e provengono da 35 Stati diversi, rendendo la kermesse sempre più importante ed internazionale. I siciliani Chinnici e Salonia sono tra gli ospiti insieme ad altri artisti molto noti come Rabarama, molto nota per le sue splendide statue. Salonia e Chinnici, di recente, hanno realizzato due opere fatte a quattro mani dal titolo “Natura vince” e “Aquarium”, dove hanno analizzato sotto il profilo artistico proprio il periodo del Covid facendo intuire con le immagini e i loro splendidi colori, come alla fine la natura prevalga su tutto, e ristabilisca l’equilibrio nel mondo. I due maestri dopo la Biennale, proseguiranno il loro tour artistico nazionale ed internazionale, che quest’anno ha già toccato Stresa e Castrocaro e vedrà loro mostre anche a Roma, Cannes, Shanghai, Dubai, Toronto ed altri importanti luoghi, dove cercheranno di trasferire con le loro opere a visitatori di tutto il mondo i colori e le tradizioni della Sicilia. 

“Anche quest’anno – spiegano i direttori artistici della kermesse e curatori ed ideatori della stessa Biennale di Salerno, Olga Marciano e Giuseppe Gorga – siamo onorati di avere artisti così importanti, ed è una scommessa ancora più difficile per un nuovo sentire, da sperimentare nell’Arte, sia con i materiali e le tecniche del passato, sia con i nuovi mezzi di espressione, manifestando una visione pluralistica di contenuti, di tecniche di esperienze artistiche: uno spettacolare laboratorio di creatività globale. Quest’anno avremmo potuto rassegnarci ad una Biennale on line, ma abbiamo ritenuto di dover attendere e sperare di poter essere ancora presenti sul campo, resistendo al lungo isolamento e mantenendo aperto lo spiraglio di un possibile “dialogo”, fatto di ascolti, incontri, scambi, viaggi, per tornare a vivere le emozioni della condivisione dell’arte. Per chi non avrà ancora la possibilità di esserci, abbiamo progettato l’allestimento di uno spazio di opere in video, fruibili dai visitatori attraverso dei monitor. Al termine di un’overdose di immagini virtuali, finalmente ospitiamo anche fisicamente, dunque, opere ed artisti provenienti da tutto il mondo, chiamati anche alla sfida di sfruttare la comprensibile voglia delle persone di riconquistare il piano del reale, insostituibile per la socializzazione, la condivisione e l’incontro, per un “viaggio” al tempo stesso tangibile, mentale ed emotivo, tra immagini, immaginario, immaginazione e sperimentazione”.  

Oltre a Salonia e Chinnici, tra l’altro, proprio quest’anno durante la rassegna erano presenti due Comuni siciliani Merì e Condrò che si trovano in provincia di Messina, e hanno messo in atto la manifestazione mondiale ‘Timeless Immortal Art’. Un delegazione composta da sindaci, assessori e artisti dei due borghi è stata premiata durante la kermesse dagli organizzatori perché con il loro evento hanno dato il dono dell’immortalità a 60 artisti provenienti da tutto il mondo, facendo diventare innanzitutto il piccolo Comune di Merì un museo a cielo aperto con le loro opere ed installazioni. Un progetto unico nel suo genere che ha cambiato il modo di concepire l’Arte all’interno di un contesto urbano, e lo farà anche a Condrò nelle prossime settimane, prima di essere ripetuto anche in Cina, Organizzatore di questo starordinari progetto artistico, premiato appunto alla Biennale di Salerno è stato il manager di eventi internazionali Francesco Chinnici, che ha voluto trasferire la sua esperienza in Sicilia esaltando la bellezza delle città attraverso l’Arte.