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Caso Open, Renzi: “Pm ha violato Costituzione, ho portato 4 prove”

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“Ho portato 4 prove schiaccianti sul fatto che il pm di Firenze ha volato la costituzione” sul caso Open. Così Matteo Renzi al termine dell’audizione in giunta immunità al Senato. “Il pm di Firenze -aggiunge Renzi- ha violato la Costituzione in 4 passaggi e ho portato all’attenzione della giunta non la richiesta di non fare il processo a me, io non chiedo che non si faccia il processo a me, io chiedo che si prenda atto della violazione della Carta costituzionale. Io non ho violato le leggi, il pm fiorentino ha violato la Costituzione. E’ una cosa grave, io non ho violato la legge, ma se un pm viola la Costituzione qualche problema ce l’ha questo Paese…”. 

Le 4 prove portate in giunta sono “l’acquisizione di corrispondenza del giugno 2018 con il dottor Males, sono lo scambio di whatsapp con il dottor Carrai, sono una serie di mail dell’agosto del 2019. Questi tre -sottolinea il leader di Iv- sono palesi ed evidenti per tutti. Poi il quarto che io trovo molto convincente e che però sarà discusso nella Giunta nelle forme che riterrà è quello relativo all’estratto conto con l’acquisizione da parte del pm in data 11 gennaio 2021”. 

“Io non ho fatto richiesta di conflitto di attribuzione in giunta. Io non ho nulla da nascondere. Anche perché il conto corrente è stato pubblicato, non è che torna riservato…”, ha detto ancora Renzi aggiungendo: “Io non ho nessun problema, sono qui trasparente. Io penso che siano state violate le prerogative della Costituzione e da quello che ho avuto modo di ascoltare in giunta, mi è parso di trovare un significativo ascolto non per me, ma per il fatto che è giusto che i pm rispettino la Costituzione”, ha risposto il leader Iv a chi gli chiedeva della reazione della Giunta alla sua audizione. “Ho visto un grande interesse e anche stupore: quattro violazioni della Costituzione è una cosa grave”, poi “la relazione, quando sarà votata, vedremo chi la voterà”. “Se un magistrato viola la Costituzione, è un problema per i cittadini. Non per me. A me non cambia assolutamente nulla nella vicenda processuale, sto facendo una battaglia per capire se c’è un pm che ha violato la Costituzione”, ha affermato ancora.  

“Non mi sento un perseguitato, non grido al complotto. Dal mio punto di vista non c’è nessuna guerra con la magistratura e faccio mie le parole di oggi del presidente Mattarella”, ha detto poi. “Non mi sento sotto aggressione dei media ma ci sono dei media che da anni vanno avanti così ma, è anche vero, che ci sono cause di risarcimento danni molto significative”, ha quindi concluso.