“Ancora una volta la scuola lasciata nel disorientamento totale, a prova del fatto che la gestione della pandemia ha messo alla prova il lavoro del personale scolastico tutto, docenti, personale ATA e dirigente scolastico. Sconcertati da dietrofont su quarantene, surreale che una nota sottoscritta da due Ministeri sia sospesa dopo neanche 24 ore e che le disposizioni contenute siano già considerate superate”. E’ lo sfogo, con l’Adnkronos, di Daniela Crimi, dirigente del Liceo Linguistico Statale Cassarà di Palermo, uno dei più grandi sul territorio. “La scuola in questi mesi di pandemia ha fatto ben più di quanto dovesse ma non si deve più chiedere di sostituirsi alla asp o al dipartimento di sanità – dice – La scuola in presenza va bene ma non può essere un obiettivo perseguito a danno della salute o della sicurezza”.
Per Daniela Crimi “la scuola ha fatto anche più del suo dovere, mancano invece ad oggi, gli interventi sul fronte della edilizia scolastica; gli edifici scolastici devono essere ristrutturati, le aule ampliate per consentire maggiore distanziamento e recuperati gli spazi esterni, comuni, le palestre che sono ancora in molte città, tra cui Palermo, completamente dimenticate dagli Enti locali”. E aggiunge: “Non si può chiedere sempre alla scuola di adeguarsi alle misure di prevenzione senza che questo sforzo sia accompagnato dal doveroso ed obbligatorio intervento degli enti locali alla manutenzione degli edifici e agli adeguamenti edilizi”.
“La scuola, come sempre in prima linea, e spesso lasciata da sola da una scorretta delega di doversi sobbarcare il lavoro che spetta ad altre istituzioni”, aggiunge la dirigente del Liceo Linguistico Cassarà. In questi giorni la dirigente si è anche sfogata sui social: “Diteci quali sono le regole da seguire e mettetevi d’accordo perché non stiamo capendo nulla”, ha scritto ieri.