Covid in Italia, secondo i dati del report Iss di oggi, l’incidenza continua ad aumentare con 155 contagi per 100mila abitanti. Rt nazionale a 1.20 ancora sopra la soglia epidemica, in forte aumento i nuovi casi non associati a catene di trasmissione mentre sale il tasso di occupazione delle terapie intensive e i ricoveri. 20 le Regioni e province a rischio moderato, 1 a rischio basso. Diminuiscono invece i casi rilevati con tracciamento dei contatti.
“L’incidenza settimanale a livello nazionale continua ad aumentare: 155 per 100mila abitanti (26 novembre-2 dicembre) contro 125 per 100mila abitanti (19-25 novembre), dati flusso ministero Salute”. E’ quanto rileva l’Istituto superiore di sanità (Iss) nel report con i dati principali del monitoraggio della cabina di Regia.
L’Rt nazionale ancora sopra la sopra epidemica. “Nel periodo 10 – 23 novembre, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,20 (intervallo 1,12 – 1,28), al di sopra della soglia epidemica. E’ in diminuzione, ma ancora sopra la soglia epidemica l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt = 1,09 al 23 novembre contro Rt1,15 al 16 novembre)”, rileva l’Istituto superiore di sanità.
Sono “in forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (30.966 contro 23.971 della settimana precedente”, sottolinea il report.
Secondo il report Iss, aumentano i ricoveri di positivi al Covid in ospedale e in rianimazione. “Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 7,3% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 2 dicembre) contro il 6,2% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 25 novembre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 9,1% (rilevazione giornaliera del ministero al 2 dicembre) contro l’8,1% (rilevazione giornaliera del ministero al 25 novembre)”.
“Una Regione risulta classificata a rischio basso, 20 Regioni e province autonome risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, due Regioni sono ad alta probabilità di progressione a rischio”, evidenzia l’Istituto superiore di sanità. “Sono 13 le Regioni e province autonome che riportano un’allerta di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza”, prosegue il report.