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Stato emergenza 2022, verso proroga: oggi il Cdm

Adnkronos
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Stato d’emergenza, il governo valuta una proroga al 31 marzo 2022. Mentre i contagi covid continuano a salire e la variante Omicron spaventa tutto il mondo, l’esecutivo pensa alla possibilità a un’estensione di tre mesi dello stato d’emergenza per traghettare l’Italia fuori dalla stagione più fredda. A quanto si apprende, il Consiglio dei ministri per prorogarlo dovrebbe tenersi oggi pomeriggio. Nel dl, spiegano le stesse fonti all’Adnkronos, la proroga di tre mesi “e misure connesse”. La decisione dovrebbe essere preceduta da una cabina di regia tra il premier Mario Draghi e le forze di maggioranza, riferiscono ancora fonti di governo all’Adnkronos. 

Intanto la variante Omicron continua a diffondersi in tutto il mondo dove si registrano 6.430 casi, segnalati da 70 Paesi. In Italia sono 27 i casi accertati fino a ora. Nella giornata di ieri è stato individuato in Toscana, a Siena, il primo caso su una turista proveniente dalla Gran Bretagna, in vacanza nel senese. La signora, vaccinata e asintomatica, è stata ricoverata all’ospedale Santa Maria alle Scotte per un’altra patologia. Ed è stato individuato sempre il primo caso di Omicron in Sicilia. Ad annunciarlo è stato lo stesso governatore Nello Musumeci. “Nei laboratori regionali del Cqrc di Palermo – ha spiegato – è stato sequenziato, anche in Sicilia, il primo caso di variante Omicron. Non è una sorpresa e a questo era predisposto il nostro sistema di sorveglianza epidemiologica”. Sempre ieri, a Venezia, nel Laboratorio di citogenetica dell’ospedale dell’Angelo, è stata sequenziata la variante Omicron su due tamponi. Appartengono a due coniugi residenti a Mira, rientrati da pochi giorni dal Sudafrica.  

Questa nuova variante non sembra in grado di provocare sintomi più gravi nei malati covid o causare più morti. Potrebbero aumentare le infezioni tra chi è già guarito o vaccinato. Nel frattempo però in Gran Bretagna, dove è stato segnalato il primo decesso legato alla variante, il premier britannico Boris Johnson ha invitato a non sottovalutare i sintomi con gli ospedali inglesi che si preparano a fronteggiare “l’ondata di marea” – per usare le parole del primo ministro – e si apprestano a liberare letti per i malati covid, in uno scenario in cui Omicron potrebbe provocare fino a 200.000 casi al giorno.  

Secondo uno studio condotto da ricercatori dell’università di Oxford, la nuova variante Omicron del coronavirus produce “un calo sostanziale dei titoli neutralizzanti, misura del livello di anticorpi neutralizzanti generati in risposta alla vaccinazione anti-Covid o all’infezione Covid-19”. Pertanto, “sebbene non vi siano prove di un aumento del potenziale di Omicron di causare forme gravi di malattia o morte, è probabile una crescita delle infezioni in persone precedentemente contagiate o immunizzate”.  

Gli studiosi ci tengono però a sottolineare che “questa efficacia è stata migliorata da una terza dose di vaccino”. Per questo motivo, “aumentare l’aderenza alla vaccinazione fra i non immunizzati e incoraggiare alla dose booster rimangono la priorità per ridurre i livelli di trasmissione e il carico potenziale di patologia grave”. 

“Questi dati aiuteranno chi sviluppa vaccini e strategie vaccinali a definire approcci in grado di proteggere al meglio le popolazioni, e a trasmettere il messaggio che coloro ai quali viene offerta una dose di richiamo dovrebbero farla”, afferma Gavin Screaton, capo divisione Scienze mediche di Oxford e autore principale dello studio.