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BicoccaLab, parte il piano di rigenerazione sostenibile

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È stato presentato a Milano “Bicocca Lab”, il piano di transizione ecologica e digitale del campus a “volumi zero” ideato dall’Università degli studi di Milano-Bicocca. L’idea alla base: rigenerare lo spazio urbano valorizzando gli edifici esistenti o in fase di realizzazione senza prevedere nuove strutture in futuro. 

Nelle piazze smart e sempre più verdi troveranno spazio aule progettate per la didattica all’aperto, aree relax e velostazioni per favorire la mobilità dolce; la domotica urbana digitale semplificherà l’accesso alle attività e ai servizi del campus e permetterà di monitorare la qualità dell’ambiente circostante per studiare soluzioni in grado di migliorare il benessere delle persone; un “Chilometro d’arte” che si snoda lungo il campus Bicocca ospiterà eventi, sfilate e mostre offrendo ai cittadini nuove occasioni di vivere il quartiere. E ancora, l’installazione di pannelli fotovoltaici consentirà la produzione di energia pulita utile a rendere la scuola dell’infanzia “Bambini Bicocca” il primo edificio del campus energicamente autonomo e sostenibile. 

Grazie alle nuove aree verdi si prevede di sequestrare più di 100mila kg all’anno di CO2. Così nei prossimi tre anni Bicocca completerà la sua trasformazione green e digital con un investimento stimato di 110 milioni di euro: 55 milioni da destinare alle attività di ricerca e l’altra metà in interventi operativi. 

“Bicocca Lab, un ecosistema per il futuro” è stato presentato dalla rettrice di Milano-Bicocca, Giovanna Iannantuoni, alla presenza del Sottosegretario con delega ai rapporti con le delegazioni internazionali di Regione Lombardia, Alan Christian Rizzi, del sindaco del Comune di Milano, Giuseppe Sala, e dell’architetto e presidente della Fondazione La Triennale di Milano, Stefano Boeri. 

“BicoccaLab è un progetto molto ambizioso, ho chiesto a tutti i miei scienziati di considerare il nostro campus come un vero e proprio laboratorio all’aperto di ricerca e di innovazione – ha spiegato la rettrice di Milano-Bicocca, Giovanna Iannantuoni – Credo proprio che la buona innovazione e la buona ricerca siano i requisiti necessari per una crescita economica solida e stabile. In questo momento post Covid, dove tutti vediamo anche l’aumento delle diseguaglianze sociali ed economiche, ragionare a tutto tondo su temi della transizione ecologica, digitale ma anche delle diseguaglianze e dell’inclusione sociale è la chiave di volta per tornare a vivere insieme a lavorare e a crescere in una maniera diversa. Bicocca Lab propone interventi di sviluppo per il campus e per il quartiere che traggono valore dalla ricerca scientifica, dalla didattica e dalla sinergia con partner pubblici e privati. Si tratta di azioni in grado di fornire soluzioni alla domanda crescente di sostenibilità ambientale e di innovazione digitale, facilmente adattabili e applicabili anche in contesti al di fuori dell’Ateneo”. 

Al piano di sviluppo green e digital lavora un team multidisciplinare di oltre 200 ricercatori, impiegati in 40 laboratori appartenenti ai 14 dipartimenti dell’Ateneo, mentre altri 130 giovani studiosi saranno reclutati nei prossimi mesi. A curare il progetto insieme ai ricercatori e ai tecnici di Milano-Bicocca, l’architetto Leopoldo Freyrie. Un grande dispiegamento di risorse impegnato su sei raggi d’azione: ambiente, salute, mobilità, energia, digitale e cultura.