Israele potrebbe presto raccomandare una quarta dose di vaccino anti covid per alcuni casi particolarmente vulnerabili, mentre per ora questa ipotesi è esclusa per l’intera popolazione. Lo anticipa Galia Rahav, capo dell’unità infettiva dello Sheba Medical center e membro del consiglio consultivo del governo sulla pandemia.
“Fra due settimane darò le mie raccomandazioni, probabilmente suggerirò di somministrare la quarta dose ad alcuni immunodepressi”, ha detto a Times of Israel. Non tutte le persone sofferenti di condizioni che normalmente riducono l’immunità ne avranno bisogno, ha spiegato Rahav, che basa le sue considerazioni su uno studio per valutare gli anticorpi, condotto su un campione di 300 immunodepressi. Per esempio chi ha l’Hiv risponde bene al vaccino, così come alcuni trapiantati.
“L’immunosoppressione varia molto da paziente a paziente e quindi varia anche la risposta al vaccino. Alcune persone immunodepresse rispondono al vaccino come i sani, mentre altre no”, ha sottolineato. La buona notizia, dice Rahav, è che lo studio evidenzia come il vaccino sia “molto immunogenico”, ossia provochi una forte risposta immunitaria anche fra chi ha difficoltà ad averla. Purtroppo vi sono però anche persone che non rispondono al vaccino. In questi casi, argomenta Rahav, se tre dosi non sono servite, non ha senso somministrarne una quarta.