I vaccini anti covid sono importanti per “proteggere i nostri bambini dal rischio di sviluppare la malattia grave che, seppure raramente, comunque impatta in età pediatrica”, anche con ricoveri e morti. Lo ha detto Franco Locatelli, presidente del Consiglio superire di sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico per l’emergenza coronavirus, nel corso della conferenza stampa al ministero della Salute sull’avvio della vaccinazione nei bambini 5-11 anni.
Nell’età pediatrica, “secondo le stime dell’Ecdc”, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, “ogni 10mila casi sintomatici per Covid ci sono 65 ospedalizzazioni, 6 ricoveri nelle terapie intensive e, tristemente, un caso di decesso”, ha poi sottolineato Locatelli.
Il Long Covid, spiega inoltre Locatelli, colpisce anche i bambini: “Vi sono evidenze che una percentuale quantificabile secondo alcuni studi nell’ordine del 7% può sviluppare i sintomi prolungati da patologia da Covid 19”. Per Locatelli, quindi, “ci sono ragioni più che sufficienti “per salutare con grande gioia la possibilità che le famiglie italiane possano usufruire di questa opportunità” del vaccino.
E ancora: la s
indrome multinfiammatoria sistemica, che può essere innescata da Sars-CoV-2 nei bambini “e che tutti abbiamo imparato a conoscere, ha un’età mediana di presentazione a 9 anni. Quasi il 50% dei casi, 45% per essere precisi, vengono a essere diagnosticati nella fascia di età che è da oggi oggetto della vaccinazione” anti-Covid, “5-11 anni. Il 70% di questi bambini può arrivare a richiedere un ricovero in terapia intensiva”. “Lo strumento offerto dal vaccino – ha aggiunto – serve quindi a proteggere anche rispetto a questa sindrome”.