“La Liguria andrà” in zona gialla “perché soffre molto il Ponente, l’area di Imperia, Sanremo e Savona, con molti contagi e ricoveri. Nel mio reparto di malattie infettive a Genova la situazione non è malissimo, tutto sommato non siamo pieni, ma abbiamo un flusso constante. Facciamo tanti anticorpi monoclonali, solo ieri 15 pazienti. Grazie a questo uso in fase iniziale abbiamo meno pressione nell’area di Genova. In Liguria sono oltre mille i pazienti trattati con i monoclonali. Il prossimo passaggio in zona gialla non porterà a niente”. Così all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive all’ospedale Policlinico San Martino di Genova, sul probabile passaggio in zona gialla della Liguria da lunedì.
La zona gialla “vuol dire più o meno solo l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto – osserva – ma abbiamo ampiamente dimostrato che non serve assolutamente a nulla, se non a fare un uso cosmetico del dispositivo di protezione. Servono altre misure e non mettersi la mascherina sul lungomare quando passeggio. E’ più un problema di tipo psicologico, perché il giallo viene prima dell’arancione”, sottolinea l’infettivologo.