“Siamo molto contenti e soprattutto sollevati, non ce lo aspettavamo, nella tragedia è stata per noi una bella notizia. Appena l’ho saputo, beh, non si può spiegare. E’ un bel regalo di Natale”. Con la voce commossa e rotta dal pianto che più volte la costringe a fermarsi, Ginevra Piscitelli commenta all’Adnkronos l’arresto del presunto assassino del padre Fabrizio, il Diabolik ultras della Lazio ucciso il 7 agosto 2019 in un agguato al Parco degli Acquedotti.
“Adesso aspettiamo altre informazioni più precise perché al momento non ce ne sono. Sapevamo che gli investigatori stavano lavorando ininterrottamente – continua – ma avevamo un po’ perso le speranze dopo due anni e mezzo. Ora stiamo cercando di metterci in contatto con la Questura, il nome dell’uomo che hanno arrestato non ci dice nulla, anche perché le prime notizie trapelate parlavano di un albanese. La mia speranza è che accuse così pesanti siano fondate e che per aver convalidato l’arresto ci siano delle prove. Mi rincuora il fatto che ci sia un video che riprende la scena e il possibile responsabile – conclude – perché in due anni e mezzo mi sono continuamente chiesta come fosse possibile che nessuna telecamera avesse immortalato anche solo un attimo di quanto accaduto”.
(di Silvia Mancinelli)