Il Premio Internazionale Fair Play Menarini approda in Vaticano portando i propri messaggi di speranza, rispetto, etica e impegno civile alla presenza del Pontefice Papa Francesco. Ieri mattina, nella cornice della Sala Paolo VI, l’associazione Premio Internazionale Fair Play ha ricevuto l’onore di essere accolta in udienza dal Santo Padre, insieme a una delegazione di ambasciatori del Fair Play, al vicesindaco di Castiglion Fiorentino (Arezzo), Devis Milighetti, e a una rappresentanza del Gruppo Farmaceutico Menarini, da nove anni title sponsor della manifestazione.
Un’udienza che, per il Premio Internazionale Fair Play Menarini, sancisce un altissimo riconoscimento dei sani principi sportivi e morali promossi dal comitato organizzatore, fin dalla prima edizione dell’evento. Ma soprattutto un dono di inestimabile valore, giunto in questo 2021, anno in cui il premio ha festeggiato il venticinquennale della sua istituzione, a coronamento di un intenso e instancabile percorso di sensibilizzazione ed educazione culturale che dura ormai da un quarto di secolo.
“Era molto tempo che cercavamo di poter avere una Udienza con Sua Santità Papa Francesco perché i valori e la mission che il Premio Fair Play Menarini promuove da tanti anni sono gli stessi che il Santo Padre predica ogni giorno – spiega Angelo Morelli, presidente dell’Associazione – Per noi è stato un regalo e una gioia immensa poter essere ricevuti dal Papa proprio al compimento dei venticinque anni di attività del premio, un riconoscimento di ciò che abbiamo cercato di trasmettere in questo lasso di tempo, avvalorato da una concessione così importante. La delegazione di ambasciatori del Fair Play che ci ha accompagnato in questa Udienza è stata in rappresentanza di tutti coloro che hanno ricevuto negli anni il premio e averlo consegnato nelle mani del Papa dopo aver avuto la sua benedizione, rappresenta per noi lo spirito e lo stimolo per proseguire su questa strada ancora per tanto tempo a venire”.
Da sempre impegnato ad operare per il bene comune dello sport, ispirandosi ai suoi valori etici, morali e culturali, il Premio Fair Play Menarini, nato nel 1997 da un’intuizione di Angelo Morelli e Chiara Fatai, accende ogni anno un focus sulle storie e i successi di significativi personaggi e istituzioni di rilievo nazionale internazionale capaci di legare il mondo sportivo alla società civile, diventando modelli ed esempi positivi di fair play, soprattutto agli occhi delle nuove generazioni. Una mission ambiziosa che, lo scorso settembre, è stata celebrata anche con la presentazione di uno speciale francobollo commemorativo emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico e con un’emozionante cerimonia di premiazione tenutasi a Castiglion Fiorentino, comune che, da nove edizioni, ospita il premio.
“Papa Francesco ci insegna ogni giorno l’importanza di valori come la fratellanza, la solidarietà e il rispetto del prossimo. Essere ricevuti in udienza dal Santo Padre per promuovere i sani valori dello sport e della vita è stato un grande dono per gli ambasciatori del Fair Play Menarini – dichiarano Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, azionisti e membri del Board di Menarini – Le parole di Papa Francesco, unite agli esempi degli ambasciatori del fair play, ci ricordano che i veri campioni di vita sono quelli che, anche nei momenti difficili, contano sul proprio impegno e sul proprio talento, rispettando sempre le regole e stringendo la mano dell’avversario”.
“Con grande piacere il nostro Comune si è unito agli ambasciatori del Fair Play in occasione dell’udienza dal Santo Padre – aggiunge Devis Milighetti, vicesindaco di Castiglion Fiorentino – Lo sport è un’attività umana di grande valore, capace di arricchire la vita delle persone e ancor più lo è quando è in grado di trasmettere messaggi così importanti come quelli del rispetto reciproco. L’attenzione e il riconoscimento di questo percorso, volto all’inclusione e all’esaltazione della purezza dei gesti sportivi, ci riempie di soddisfazione e ci spinge a proseguire nel sentiero intrapreso affinché quest’opera di sensibilizzazione possa diffondersi anche fra i giovani”.
Nel corso dell’udienza, nella Sala Paolo VI, a Papa Francesco è stata consegnata anche la targa e l’attestato di Ambasciatore Fair Play dalle mani dei testimonial Andrea Lucchetta e Francesca Porcellato, in rappresentanza della nutrita delegazione di ambasciatori del Fair Play presente in Vaticano e composta da alcuni premiati dell’albo d’oro delle varie edizioni della manifestazione.
“Il fair play non è un’etichetta che ti si appiccica addosso, è un principio interiore grazie al quale hai imparato a soffrire, a condividere, a essere un modello positivo e propositivo per gli altri – afferma l’Ambasciatore del Fair Play, Andrea Lucchetta – Essere Ambassador del Fair Play mi ha dato la possibilità di parlare con il cuore e lo spirito, incrociando gli occhi di Papa Francesco. È stato come se tutti gli ambassor del fair play che, in questi venticinque anni, si sono avvicendati sulla ribalta del Premio, avessero potuto apprezzare la bontà di quella passione che sgorga dai cuori di coloro che si impegnano per trasmettere valori e messaggi mai banali e indispensabili per il futuro delle nuove generazioni. Incontrare oggi il Santo Padre è stato il coronamento di un percorso che, sono certo, darà agli organizzatori del Premio Internazionale Fair Play Menarini forza e stimoli per amplificare i propri sforzi e continuare a profondere quell’etica del fair play con la quale ogni uomo dovrebbe dedicarsi allo sport e al proprio percorso di vita”.