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Quirinale, Berlusconi sfida scettici: pronto a verificare ‘numeri’ in Aula

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Chi lo conosce bene assicura che non si lascerà scappare stavolta l’occasione di andare in Parlamento e magari contarsi. Silvio Berlusconi ci crede ancora al Quirinale e, nonostante lo scetticismo degli alleati, Lega e Fdi in primis, e di chi tra gli azzurri continua a ripetergli che si tratta di una mission impossibile, per ora va avanti per la sua strada. Dall’ultimo vertice di centrodestra dove Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Luigi Brugnaro lo hanno messo in guardia di fatto dal ‘fuoco amico’ chiedendogli di sciogliere la riserva, raccontano fonti azzurre, la ferma certezza di farcela si sarebbe un po’ affievolita, ma il Cav non intende certo fare adesso un passo indietro. Col passare dei giorni l’idea di rinunciare è iniziata a giragli in testa ma questo non significa che proverà a verificare i ‘numeri’ in Aula e vedere cosa succede.  

Ancora non ha deciso la strategia da seguire: a rigor di logica, dovrebbe dire ai suoi di votare scheda bianca nelle prime tre votazioni e giocarsi tutte le carte a disposizione alla quarta, quando avrà bisogno della maggioranza assoluta e il quorum si abbassa. 

Dopo il chiarimento telefonico di ieri sera con Matteo Salvini non ci sarebbero stati altri contatti con il numero uno di via Bellerio, che dovrebbe incontrare in un nuovo summit di coalizione previsto per giovedì, sempre a Villa Grande, presenti anche Meloni e i ‘piccoli’ centristi, a cominciare da ‘Coraggio Italia’. Un vertice che potrebbe non essere decisivo, ma semplicemente confermare le attuali posizioni all’interno del centrodestra. 

C’è chi scommette, infatti, che Berlusconi non intende cedere il ruolo di kingmaker di questa tornata quirinalizia e se proprio dovesse fare un passo indietro in ogni caso, lo valuterebbe solo una volta sondati gli ‘umori’ dell’Aula parlamentare. “Il presidente Berlusconi vuol tenere lui il boccino in mano e intende in ogni caso passare per il Parlamento e giocarsela lì”, dice a mezza bocca un big forzista, presenza fissa ad Arcore.