(Adnkronos) – “Dal 2023, gli agricoltori saranno certi solo del pagamento di base, pari al 48% del plafond, in precedenza era dell’85%. Diventa quindi fondamentale accedere agli eco-schemi, ma non tutti i settori lo potranno fare”. E’ quanto ha sottolineato Angelo Frascarelli, presidente Ismea, illustrando le scelte fatte dall’Italia in merito ai pagamenti diretti per il periodo 2023-2027 nel Piano Strategico Nazionale per l’attiazione della Pac intervenendo all’evento “Nuova Pac e possibili impatti sull’agricoltura italiana: come i principali cambiamenti normativi si inseriscono nel quadro della struttura produttiva nazionale” organizzato da Nomisma, in collaborazione con Philip Morris Italia e con il contributo scientifico di Food Trend Foundation, in diretta streaming da Bologna.
“I settori zootecnico, olivicolo, viticolo e frutticolo, tramite l’accesso agli eco-schemi e al sostegno accoppiato, riusciranno a mantenere i livelli di sostegno attuale. Invece, alcuni settori avranno una forte riduzione del sostegno, tra questi, cereali a paglia, mais, tabacco, pomodoro da industria, ortive”. E per questi settori, ha rimarcato Frascarelli “si devono trovare nuove strategie”.
“La Pac comunque è vitale perché anche se è vero che impatta su diverse filiere – ha concluso – vuole rispondere a tante esigenze e di tante persone che sono quelle degli agricoltori, di chi ha attenzione all’ambiente, alla salute degli alimenti, all’attenzione degli eventi catastrofali, e quindi questa è la migliore garanzia che si mantenga vitale per i prossimi anni”.