(Adnkronos) – La variante “Omicron 2 è gemella di Omicron”. Lo ha detto il direttore dell’Istituto Spallanzani Francesco Vaia, a margine della cerimonia per i due anni dal ricovero della coppia cinese, i primi due casi di Covid diagnosticati in Italia. “L’abbiamo sequenziata da più di un mese ma non ci sembrava il caso di creare allarmismi. Non deve spaventarci perché è uguale a Omicron”.
“Oggi siamo a buonissimo punto – ha aggiunto – Pensiamo sia arrivato il momento di mitigare le misure, lo strumento vaccino ci permette di dire che la partita è quasi finita. Ma dobbiamo vaccinare in tutto il mondo, a partire dall’Africa, ed aggiornare ai vaccini. Dobbiamo arrivare a una dose di richiamo annuale. La variante Omicron assume il carattere di un virus stagionale. E’ inutile pensare a una quarta o quinta dose, ma andiamo verso un richiamo annuale, a partire dai fragili”.
“Sono stato ricevuto qualche giorno fa dal presidente Mattarella, mi ha detto che lo Spallanzani è stato il baluardo del Paese”, in questi due anni difficili in cui l’Italia ha fatto i conti con l’epidemia di Covid. “La via italiana è stata quella giusta, abbiamo affrontato bene la pandemia e dobbiamo sentitirci orgogliosi”.
“Da ‘non abbiate paura’, il nostro messaggio all’inizio dell’emergenza, a ‘primavera di speranza’, il messaggio di questi giorni. È il passaggio che oggi, dopo due anni di pandemia, vogliamo sottolineare qui davanti alla fontana dello Spallanzani”.
“Il pensiero va a tutti coloro che non c’è l’hanno fatta, siamo fortunati e grati all’Italia, un casa ospitale che ci ha accolti e curati. Siamo l’inizio di questa storia e speriamo di scrivere tutti insieme la parola fine” ha scritto la coppia cinese di Wuhan in una lettera di ringraziamento, che è stata letta in apertura della cerimonia di oggi allo Spallanzani.