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Fondazione Open, Renzi: “Non si molla di un centimetro”

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 Indagine sulla Fondazione Open? “Non si molla di un centimetro. Riusciremo a dimostrare che la legge deve essere uguale per tutti, anche per i Pm fiorentini. Ma sul resto ci diamo appuntamento in Aula con il mio intervento sul conflitto di attribuzione tra fine febbraio e inizio marzo. E continuiamo a lavorare sulle priorità del Paese”. Lo scrive Matteo Renzi nella sua E-News, parlando dell’inchiesta Open.

Poi le considerazioni sull’esecutivo: “Il Governo Draghi ha compiuto un anno. Prima o poi, anche i critici riconosceranno che la svolta Conte-Draghi ha salvato il Paese. E dire che a noi è costato tantissimo in termini umani prima ancora che politici: chi va contro la corrente deve essere particolarmente forte e motivato. Se vi fossero tra noi, ancora, inconsolabili nostalgici del Governo Conte vorrei mostrare loro i dati sulle frodi che sono state permesse da leggi scritte malissimo come quelle del Governo Conte (110% ma anche bonus facciate). Secondo l’Agenzia delle Entrate, aver scritto male le norme ha prodotto frodi per oltre 4 miliardi di euro. Avete letto bene: oltre 4 miliardi di euro. Una cifra enorme”, scrive il leader di Iv.

“L’onestà in politica non sta soltanto nella fedina penale pulita ma anche nella capacità di scrivere leggi giuste. Per un politico la prima forma di onestà è la competenza. Il Governo Conte non è stato il governo della competenza, purtroppo: averlo mandato a casa resterà per sempre un grande merito di Italia Viva e di chi ci ha creduto, contro corrente e contro tutti”, continua l’ex premier.

“Il 26 febbraio, a Roma, l’Assemblea di Italia Viva entrerà nel merito dei principali dossier del Paese. A cominciare da quello geopolitico – vista la terribile situazione in Ucraina – e quello energetico, dove finalmente si riconosce che sul Tap ma anche sullo Sblocca Italia avevamo ragione noi. Trovo imbarazzante il voltafaccia di chi definiva il Tap criminale o ci attaccava sulle trivelle e adesso ci spiega che ha cambiato idea senza neanche chiedere scusa”, afferma Renzi.