La stima aggiornata delle perdite della Santa Sede legate alla compravendita del Palazzo londinese di Sloane Avenue “ammonta a 217 milioni di euro”. Lo ha fatto sapere il Promotore di giustizia Alessandro Diddi nel corso dell’ottava udienza davanti al Tribunale Vaticano per lo scandalo finanziario. Nel corso del suo intervento, il pm ha sostenuto che da parte delle difese c’è il tentativo di “strumentalizzazione per distogliere l’attenzione dal merito delle questioni”.
Un intervento che ha suscitato la conseguente reazione delle difese degli imputati, in particolare dell’avv. Cataldo Intrieri (difensore di Tirabassi) che ha detto: “Qui si stanno insultando le difese”. Il presidente Pignatone ha stoppato il tutto invitando a “non reagire alle contumelie. Attenersi ai fatti. Ci vuole molta pazienza”.
Diddi ha poi ricordato di essere stato destinatario di una denuncia “per intercettazione abusiva” poi archiviata dalla giustizia elvetica. E ha sottolineato che “Torzi è andato in Cassazione definendo il Vaticano ‘Stato canaglia’ mentre la Cassazione ha risposto che sono state rispettate le norme del giusto processo”. Quanto all’accusa da parte delle difese di deposito parziale degli atti con una selezione delle carte contro le regole del giusto processo, Diddi ha detto che si tratta di “una tempesta in un bicchier d’acqua dal momento che gli atti e i documenti digitalizzati sono stati messi a disposizione di tutti. Purtroppo- ha detto – a riscontrarli è venuta solo la parte civile”. Perentorio il Promotore di giustizia nel dire che “deve finire questa storia che avremmo tarpato le ali alle difese”. E ha consegnato una memoria e una chiavetta con gli atti.