Home NEWS Ancora una sospensione di 15 giorni a esercizio per vendita alcolici a...

Ancora una sospensione di 15 giorni a esercizio per vendita alcolici a minori

admin
190
0

Da oggi il Questore della provincia di Firenze Maurizio Auriemma ha sospeso per 15 giorni la licenza, ai sensi dell’art. 100 del TULPS, ad un pubblico esercizio del centro storico.

Predisposto e notificato dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Firenze, il provvedimento è stato adottato a seguito della ravvisata violazione delle vigenti normative sulla vendita di alcolici a minori.

Nel corso di un controllo eseguito nella serata di sabato 5 marzo, gli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale hanno rilevato che era stato somministrato un cocktail superalcolico a base di vodka e Red Bull a un minore degli anni 18.

La stessa Squadra Investigativa ha infatti constatato come il pubblico esercizio in questione, pur avendo le caratteristiche di un locale destinato principalmente alla preparazione di alimenti da consumarsi sul posto, al momento sarebbe stato utilizzato soprattutto per la preparazione di cocktail superalcolici da destinare principalmente ad una giovanissima clientela.

Inoltre in passato il locale era già stato oggetto di analoghi provvedimenti.

Nel maggio del 2021 al pubblico esercizio era stata sospesa la licenza per 7 giorni dopo che le volanti della Questura di Firenze avevano accertato che erano stati somministrati alcolici ad una tredicenne, che aveva poi accusato un malore tale da essere trasportata in ospedale in stato di incoscienza.

Nel giugno dello stesso anno l’ esercizio era stato invece “chiuso” per 15 giorni a seguito di un controllo della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale di fine maggio, durante il quale era stata accertata la somministrazione di cocktail superalcolici a minori degli anni 16.

Il Questore ha quindi ritenuto la sussistenza delle condizioni di pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini, in quanto la condotta tenuta dall’esercizio provoca allarme sociale, mettendo a rischio la salute dei giovanissimi clienti.