(Adnkronos) –
Contagi covid e morti non aumentano in Italia e rimangono sostanzialmente stabili. Il calo dei decessi, però, si arresta e aumentano i ricoveri. Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe oggi “rileva nella settimana 23-29 marzo, rispetto alla precedente, una sostanziale stabilità dei nuovi casi (504.487 contro 502.773) e dei decessi (953 contro 924). La curva non sale più”. Secondo Gimbe, sono “in aumento i casi attualmente positivi (1.266.878 contro 1.200.607), le persone in isolamento domiciliare (1.256.651 contro 1.191.183), i ricoveri con sintomi (9.740 contro 8.969) e le terapie intensive (487 contro 455)”.
“Dopo sei settimane consecutive si arresta il calo dei decessi: 953 negli ultimi 7 giorni (di cui 64 riferiti a periodi precedenti), con una media di 136 al giorno rispetto ai 132 della settimana precedente”, sottolinea il report.
“Dopo due settimane di netto incremento – afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – i nuovi casi settimanali sembrano essersi stabilizzati intorno a quota 500 mila, con un incremento dello 0,3% e una media mobile a 7 giorni che rimane ferma intorno ai 72 mila casi. Tuttavia in questo momento è difficile fare previsioni, sia per l’eterogenea situazione a livello regionale, sia perché nelle grandi Regioni del Nord, dove risiede oltre un terzo della popolazione italiana, non si vedono al momento segnali di consistente circolazione virale”.
Infatti, secondo il report, “nella settimana 23-29 marzo si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi in 10 Regioni e un decremento in 11: dal +17,8% della Provincia Autonoma di Trento al -16% dell’Umbria (tabella 1). In 55 Province si registra un incremento percentuale dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente, in 52 un decremento”.