“Fermare tutti i cantieri dell’Alta velocita’ a Firenze, compreso quello della stazione Foster. E’ semplicemente questa la prima cosa da fare dopo l’apertura dell’inchiesta della Procura che ha portato al sequestro del cantiere di Campo di Marte e dell’ormai mitica fresa Monna Lisa. Allo stesso tempo vanno finalmente fatte tutte le verifiche, anche in sede amministrativa: tutti gli allarmi sulle irregolarita’ che sono stati piu’ volte avanzati non hanno mai avuto un serio ascolto nelle istituzioni.” Lo ha detto Ornella De Zordo, capogruppo a Palazzo Vecchio della lista di cittadinanza PerUnaltracitta’. “Tutto va fermato, subito – ha dichiarato la consigliera comunale – e vanno utilizzate quelle risorse per opere realmente utili al trasporto locale e alla sicurezza del territorio.Era solo l’estate scorsa quando PerUnaltracitta’ rese pubblica la missiva riservata con la quale proprio Nodavia, il general contractor del sottoattraversamento dell’Alta velocita’ fiorentina, annunciava che nonostante ancora non siano partiti i lavori degli interventi maggiormente complessi e impattanti, il costo dell’intervento e’ gia’ passato da 694 milioni iniziali a oltre 890 milioni, con un incremento di 200 milioni, quasi il 30%”. Secondo Nodavia,afferma De Zordo – danni pari a 5 milioni di euro. 5 milioni di cui Nodavia chiedeva conto. ”Ci hanno sempre trattato come visionari, ora finalmente facciamo chiarezza”, ha concluso la capogruppo a Palazzo Vecchio della lista di cittadinanza PerUnaltracitta’.
Comitati ”Una bella notizia. Ora fermare i lavori”. E’ quanto scrivono in una nota i comitati NoTunnelTav di Firenze in seguito all’inchiesta della magistratura. ”Da mesi, da anni denunciamo i problemi, le contraddizioni e le irregolarita’ di questo assurdo progetto di sottoattraversamento TAV della citta’, un’opera che abbiamo sempre definito inutile, dannosa e fonte di grande spreco di denaro pubblico. Un’opera – scrivono i No Tav – che rappresenta solo un affare per grandi imprese e grandi cooperative di costruzioni, una potente lobby del cemento, trasversale agli schieramenti di centrodestra e centrosinistra, a Pdl e Pd, mentre in piena crisi vengono tagliati servizi sociali basilari per i cittadini”. Tra i punti evidenziati dai No Tav, le ”alterazioni della falda, possibili danni per centinaia e centinaia di edifici, mancanza di Valutazione di impatto ambientale per la Stazione Foster, difformita’ nelle normative antisismiche, gestione e conferimento dei materiali di scavo, forte crescita dei costi dell’opera (tra cui aver montato e poi tenuto ferma la ‘talpa’), mancanza di un adeguato controllo pubblico”. Anche Alberto Asor Rosa, per la Rete dei Comitati per la difesa del territorio, chiede di fermare ”subito il cantiere inutile e dannoso” e annuncia che l’argomento sara’ al centro di un’assemblea convocata a Firenze per il 3 febbraio.
Fonte Perunaltracitta/Ansa