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Montella soddisfatto:’Abbiamo dimostrato carattere’. Bergonzi grazia Behrami. Neto salva il risultato, Aquilani sciupa un’occasione facile

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Neto, grandi parate “Oggi abbiamo dimostrato carattere, abbiamo fatto una grandissima prestazione e abbiamo ancora ampi margini di miglioramento”. Il tecnico della Fiorentina Vincenzo Montella è soddisfatto per il pareggio casalingo contro il Napoli nell’anticipo della 21esima giornata, primo punto ottenuto dai viola nel 2013. “Abbiamo gestito bene le energie – ha osservato Montella – e concesso poco al Napoli, ricordo solo il gol di Cavani e il colpo di testa di Pandev. Nei minuti finali abbiamo anche avuto occasioni abbastanza nitide per portare a casa la vittoria, ma non ci siamo riusciti. In ogni caso questa squadra è nata quest’anno, i margini di miglioramento sono palesi e pensiamo di poter crescere nel tempo”.del secondo tempo Montella si è arrabbiato con l’arbitro per un fallo da cartellino giallo commesso da Behrami, già ammonito nel primo tempo: “A volte posso andare un po’ fuori dal seminato – ha riconosciuto il tecnico della Fiorentina – ma mi sembrava una situazione netta, un fallo intenzionale e volontario per cui credo si debba sempre ammonire. E poi poco prima Toni aveva preso un giallo per un fallo fatto a 70 metri dalla porta, mentre l’intervento di Behrami è avvenuto a 30 metri, mi sembrava che l’arbitro avesse usato due pesi diversi. Volevo avere delucidazioni, ma la mia reazione finisce li’, il compito dell’arbitro è sempre molto difficile”. Infine Montella si è concesso una battuta sull’incredibile errore commesso da De Sanctis in occasione del gol di Roncaglia (“Gli avversari si spostano quando lo vedono? Speriamo succeda piu’ spesso, peccato non si sia scansato Cavani in occasione del pareggio”), è tornato sul duello Neto-Viviano (“La concorrenza fa sempre bene, abbiamo due buoni portieri, possono giocare entrambi, io devo fare delle scelte”) e infine ha parlato del momento di Jovetic: “A me sta piacendo – ha spiegato il tecnico della Fiorentina – anche oggi ha dimostrato volontà e partecipazione, dandosi molto da fare. Per le sue qualità mi aspetterei anche due gol a partita, quindi l’obiettivo è fare sempre meglio. Se Bergessio interessava alla Fiorentina? E’ un giocatore molto bravo, lo scorso anno mi ha dato grandi soddisfazioni, ma negli ultimi mesi mi hanno attribuito l’interessamente a diversi giocatori del Catania”.

LE PAGELE
NETO 7: Stavolta è decisivo. Non arriva sulla testata di Cavani, ma non era facile. Poi sale in cattedra, soprattutto nella ripresa quando compie un miracolo sul colpo di testa ravvicinato di Pandev. Riscatta, con gli interessi, il famigerato errore di Udine.
RONCAGLIA 6: Torna in campo dopo due esclusioni consecutive e tante polemiche, innescate esclusivamente dai media. Segna un gol clamoroso, da metà campo, sfruttando un errore macroscopico di De Sanctis. Ma è lui a perdere Cavani in occasione del pareggio del Napoli. Poi tiene botta, pur commettendo qualche incertezza in fase difensiva. Il ritorno tra i titolari è, comunque, positivo.
GONZALO RODRIGUEZ 6: Nelle ultime uscite ha perso un po’ di sicurezza, ma il suo reparto, questa volta, non commette grandi sbavature. Pesa soltanto quel gol su calcio pizzato del Napoli con Cavani che, in mezzo a tre difensori, riesce a mettere la palla alle spalle di Neto.
SAVIC 6,5: Dei tre difensori è quello più in forma e si vede a occhio nudo. La dimostrazione pratica la dà a metà primo tempo, quando stoppa con autorità Hamsik lanciato verso la porta di Neto. Sui campi pesanti è indispensabile ed arriva quasi sempre per primo, grazie alla sua esuberanza fisica.
CUADRADO 6-: Lo scatto non è quello dei tempi d’oro, ma gli alibi abbondano. La fatica di Coppa Italia, infatti, si fa sentire soprattutto sui giocatori di fascia, spremuti al massimo appena mercoledì scorso. Comunque riesce a tenere in apprensione la difesa del Napoli con alcune folate e inventa l’azione che poteva fruttare il gol del vantaggio proprio all’ultimo tuffo della partita.
BORJA VALERO 6+: Behrami gli morde subito le caviglie, togliendogli anche il fiato per respirare. L’ex viola, graziato dall’arbitro, esce a inizio ripresa e lo spagnolo ne trae giovamento, riuscendo a riprendere il controllo della metà campo. Ma la sua stanchezza, per le tante gare disputate, è evidente e forse meriterebbe una giornata di riposo. Peccato che alla Fiorentina manchino alternative di livello nel suo ruolo.
AQUILANI 6,5: L’assenza di Pizarro lo costringe a salire in cabina di regia e l’ex romanista se la cava bene, mostrando anche i tacchetti quando serve, contro un centrocampo fisicamente forte come quello del Napoli. Il cruccio è quell’occasione fallita in pieno recupero. Con maggiore lucidità avrebbe potuto segnare un gol storico.
ROMULO 5,5: E’ un brasiliano atipico perché la sua forza è esclusivamente il dinamismo. Un onesto lavoratore del centrocampo che corre tanto, spesso a vuoto e che,  quando ha la palla tra i piedi, fa spesso confusione. Comunque ce la mette tutta ed esce stremato dal campo. dal 31’ st MIGLIACCIO s.v.: Entra quando la squadra ha il fiato corto per fare da schermo, ma ci riesce soltanto in parte.
PASQUAL 5,5: Inattaccabile sul piano dell’impegno, ma la stanchezza, per uno che non si risparmia mai, comincia ad avere il sopravvento. Anche lui, come Cuadrado e Borja Valero, avrebbe bisogno di tirare un po’ il fiato. Dal 36’ st TOMOVIC s.v.: Entra nella contesa col piglio giusto e diventa subito importante nel tamponare le iniziative del Napoli sulla sinistra.
JOVETIC 5: Un’altra chance fallita per dimostrare di valere davvero l’etichetta di top player. Non lesina l’impegno, ma a uno come lui si chiede altro. In un attacco anemico come quello della Fiorentina attuale è il maggior imputato perché non riesce mai a puntare la porta, giocando troppo lontano dall’area avversaria. In attesa di Giuseppe Rossi è l’unico in grado di fare la differenza là davanti, ma il tempo dell’attesa sta per scadere.
TONI 5,5: Nel primo tempo ha due occasioni, ma non riesce a sfruttarle a dovere. Subisce anche un dubbio contatto in area di rigore, ignorato da Bergonzi.  Nella ripresa arranca, isolato e senza più fiato da spendere. Le sue tante primavere cominciano a influire sul suo rendimento, una circostanza invitabile e che meriterebbe maggior attenzione da parte della dirigenza viola.. Dal 39’ st LJAJIC s.v.

MONTELLA 6: Disegna una Fiorentina più equilibrata con Romulo prima e Migliaccio poi, a fare da diga nel mezzo al campo. Purtroppo per lui gli interpreti non sono granché e l’assenza di Pizarro sta diventando un macigno che impedisce ai viola di giocare bene come nella prima fase della stagione. Nel finale, con la squadra sulle gambe, decide di limitare i danni, rischiando il minimo indispensabile. Giusto così, alla luce delle sette camicie sudate, inutilmente, mercoledì contro la Roma.

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