“Se la colpa non è mia, posso attaccare e screditare le istituzioni. Questa ci sembra la linea di governo dell’Amministrazione “democratica” fiorentina. Ora tocca alla Regione Toscana e al Presidente (precedente) di questo ente, Enrico Rossi.
Giustamente si critica la gara regionale, ma pensiamo sia utile ricordare due cose, almeno per quanto riguarda Palazzo Vecchio, perché a noi è stato spiegato che in politica è necessario rispondere di ciò che si può fare e di ciò che si è fatto, più che agitare un dito accusatorio.
Chi ha voluto la privatizzazione di Ataf? Chi non ha preteso di avere un ruolo diretto di controllo, negli anni in cui siamo rimasti bloccati sul soggetto gestore, perché la gara regionale era finita nei tribunali?
Cosa abbiamo fatto per ascoltare le organizzazioni sindacali che per anni hanno denunciato la situazione del trasporto pubblico locale su gomma?
Dov’era il Sindaco quando c’erano gli scioperi, i presidi e le manifestazioni? Davvero pensa che sia sufficiente scaricare le colpe su Autolinee Toscana ed Enrico Rossi?
Piuttosto confidiamo che le piattaforme della mobilitazione di ieri ricevano presto risposte, da parte dell’azienda, che riconosciamo non possa limitarsi a dare la colpa a chi c’era prima, ma che non può diventare il facile capro espiatorio per le responsabilità della politica”.