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Gp Mugello / Il politichese dell’assessore Marras in risposta a Ezpeleta non fa altro che allontanare la Dorna

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Di Piero Campani

E’ inutile fare una lunga lista della spesa se accanto non esiste più quella passione che ha animato Borracci e Pampaloni con Antonio Breschi che ha diretto per 8 anni l’autodromo nel periodo più difficile. Con tutti contro ad eccezione degli addetti ai lavori. Il Mugello ha rischiato anche di essere chiuso. Poi si è ripreso grazie all’ingresso della Ferrari su slancio di Marchionne. Ma i dirigenti del circuito, i politici, i sindaci, le categorie sono sicuri che la proprietà del Mugello soddisfi ancora la società di Maranello? Questa è la base per ripartire, su fondamenta solide.

“Abbiamo approvato, già da due anni, una legge che consente di dare all’autodromo maggiore respiro per migliorare l’accoglienza e i servizi che offre agli spettatori, peraltro considerati già di più alto livello al mondo”, spiega Leonardo Marras, assessore all’economia e al turismo della Regione Toscana, confermando così che l’intesa tra Regione, ente locale e gestori del circuito è un dato acquisito da tempo.

“Inoltre – aggiunge – stiamo lavorando per migliorare l’attrattività dell’edizione del prossimo anno: insieme al Comune e ai gestori del circuito analizzeremo ciò che ha funzionato meno per decidere dove e come intervenire per migliorare l’offerta”

Cose giuste, ma se non esiste la gestione dello spettacolo, la creazione di aspettative sul tema, che non può essere l’annuncio del ritiro del numero 46 di Valentino.  Offrire passione a chi ne ha bisogno. Cosa che sanno ben fare oltre appennino.

“Le critiche di Ezpeleta – continua Marras – sono davvero ingenerose perché non tengono conto che quello di quest’anno è stato il primo gran premio corso alla presenza del pubblico dopo i divieti dovuti alla pandemia”. Dopo 9 gran premi, ad eccezione del Qatar quando va bene ci sono 4 gatti, gli altri Gp hanno visto una ottima presenza non solo dal punto di vista numerico  ma per passione. “Abbiamo anche patito la concomitanza di Montecarlo” Qualcuno dovrebbe dire all’assessore che i veri appassionati di moto non guardano la Formula 1.

“Il Mugello – conclude Marras – rappresenta uno degli appuntamenti clou per tutti gli appassionati di motociclismo e sono certo che nel 2023 torneremo vicini al numero di presenze del periodo pre Covid. Da parte nostra faremo di tutto perché il MotoGp resti in Toscana”.

Caro assessore vorrei concludere anche io con una nota. “Sono, credo, l’ultimo giornalista ancora in azione che ha partecipato all’inaugurazione del circuito nel 1974. Non amo tornare a Scarperia perché mi sento fuori luogo,  ingombrante. Eppure con Autosprint, Motosprint, e poi caporedattore motori del Qn ho dedicato molto tempo al Mugello. Non me penso perché era ed è passione.

Rifletta su questo ultimo capoverso.