di Piero Campani
Ha tutte le caratteristiche per diventare il personaggio delle gare su due ruote al femminile. Valentino in gonnella? Le basi ci sono. Intanto Sara Cabrini, fiorentina è la prima donna pilota a vincere una prova dell’eSkootr Championship, il primo Campionato mondiale di monopattini elettrici. Sara è una dei tre piloti inscritti dall’Helbiz Racing Team a questo mondiale
Fin da piccola Sara, (nata il 24 agosto 1997) ha amato i cavalli, nel crescere i cavalli da desiderare sono diventati quelli racchiusi nel motore di una moto. In una terza fase agli Hp si sono aggiunti i chilowatt del monopattino Herbiz
Sara guida davanti a tanti uomini il neonato campionato mondiale eSkootr riservato ai manopattini elettrici. Parlando con lei, reduce dal successo della seconda gara in Svizzera, si capisce subito che è pronta a risponderti secondo canoni che non molti sportivi son in grado di farlo. Anche più titolati. Se non dopo anni di esperienze. Non si riesce a metterla in difficoltà a qualunque domanda. Sa come scansare l’ostacolo come fosse in una chicane. Con grande savoir-faire. Sorridendo. Come il maestro Valentino
Cominciamo da quando giovanissima ha iniziato a correre con le minimato dopo un approccio con i cavalli a quattro zampe.
“Un giorno dalla macchina vidi una gara di minimoto e subito ho capito che mi sarebbe piaciuto da grande gareggiare in moto. in quel momento un sogno perché mi mancava la base: la moto”
E poi cosa è successo?
“Mio padre, un giorno è tornato a casa con una mini moto vinta in una lotteria in uno dei tanti circoli di Firenze. Adesso non rimaneva che cercare uno sponsor.”
Galeotto fu il circolino. In che parte della città si trova? Pronta la risposta, senza pensarci un momento
“Non ricordo, come posso ricordare dopo tanti anni. Ero troppo felice per stare dietro alla ricerca del circolo”. Facciamo finta di crederle, non vogliamo metterla in crisi. Non insistiamo.
A quanti anni hai cominciato a gareggiare?
“A 12 anni arrivando seconda nel campionato toscano minimoto, poi la soddisfazione maggiore è arrivata dalla vittoria nel campionato italiano 12 pollici con due gare di anticipo”
Sempre pronta, sempre sorridente senza uscire dal suo stile.
“Grazie, ma io sono fatta così, non sono cambiata e non cambierò. Mi piace stare in mezzo alla gente, a quelli che ti fanno i complimenti, che ti fanno mille domande”
Adesso che sei in testa al mondiale?
“A Sion ho dato libero sfogo sul podio e dopo a tutta la mia felicità con la gente che mi veniva incontro cercando di capire come avessi fatto a vincere distanziando due avversari”
Un anno importante con la partecipazione alla Women’s European Cup e al mondiale monopattini ufficiale nel Team Herbitz
“Cominciamo dalle moto. Domenica sarò in Croazia per cercare di migliorare la mia posizione in classifica (5^ e 4^ nella prova al Mugello). Sono contenta per questo inizio di gare, credo che con l’esperienza riuscirò a salire in classifica”
Come sei arrivata al mondiale monopattino?
“Il mio lavoro è quello di collaudatrice alla PMT Tires per pneumatici 10″, 12″, 17” pollici, misure adatte ai monopattini. Frequentando la pista di collaudo ho incontrato i responsabili dell’Herbiz Team . Ho fatto dei test e mi hanno scelto”
Velocità di punta in gara?
“Si può arrivare anche a 120 all’ora”.
Impressionante!
“Capisco che faccia impressione. Anche quando io vado lungo il percorso per studiare gli avversari mi meraviglio nel veder sfrecciare il monopattino, ma poi quando sei sopra non ti accorgi di niente”
Freni, accelerazione, come nelle moto?
“Su per giù uguali, forse nell’accelerazione in uscita di curva bisogna fare attenzione e al limite usare il freno posteriore”.
Preparazione atletica?
“Quasi uguale, maggiore attenzione ai muscoli delle gambe per la posizione di guida, ma in ondo non cambia molto”
Per chi volesse seguire Sara anche nel prossimo appuntamento del mondiale monopattini che si disputa in Italia a Genova a metà luglio può farlo in streaming seguendo le istruzioni del sito della Herbitz