Nel 2013 a Firenze rischieranno la chiusura ”dalle tre alle cinque imprese al giorno” nel campo del commercio e dell’artigianato. Lo ha detto Alessandra Signori, presidente di Confcommercio Firenze, che oggi ha partecipato all’iniziativa ‘Non spengiamo Firenze’ promossa da Rete Imprese Italia nel capoluogo toscano per la giornata di mobilitazione nazionale del settore. ”Il rischio per il 2013 – ha spiegato ai cronisti – e’ che alla pressione fiscale, e gia’ il 56% mi sembra un valore insopportabile, si possano aggiungere gli effetti negativi della Tares”. Insieme a Signori hanno preso la parola nell’iniziativa a Palazzo Vecchio – chiedendo meno tasse, meno spesa pubblica, incentivi per le startup e nessun aumento dell’Iva – anche il presidente di Confesercenti Firenze Nico Gronchi, il presidente di Cna Firenze Mauro Fancelli, la presidente di Confartigianato Firenze Gianna Scatizzi, e 12 imprenditori che hanno portato la loro testimonianza. La mattina era stata aperta dal messaggio del presidente nazionale di Rete Imprese Italia, Carlo Sangalli, e dai saluti dell’assessore comunale al bilancio Alessandro Petretto e dell’assessore provinciale al lavoro Elisa Simoni. ”La discussione sulle emergenze e’ importante – ha affermato – ma dobbiamo parlare con chiarezza: se non rimetteremo in moto la crescita, non avremo una risposta ai problemi”