“Fesserie, sono fesserie. Io ho lavorato e lavoro per la pace, contro una guerra che sta provocando morti e problemi economici per tutti”. Così il leader della Lega Matteo Salvini, ai microfoni di Radio24, risponde a chi gli domanda di un retroscena, oggi su ‘La Stampa’, circa presunti contatti tra il suo consulente Antonio Capuano e funzionari dell’ambasciata russa a fine maggio per avere informazioni riguardo al sostegno al governo Draghi.
“La politica internazionale prescinde dai governi”, afferma l’ex ministro dell’Interno. Noi siamo europeisti e atlantisti ma questo “non significa non voler buoni rapporti con Putin. La guerra prima o poi finirà e chi ha sbagliato pagherà”.
Quanto all’intesa nel centrodestra raggiunta ieri su premiership e collegi “è passata la linea del buonsenso, in tre ore abbiamo raggiunto un accordo su tutto”, rivendica. La linea Meloni? “Non è linea Meloni, né linea Salvini, né Berlusconi: chi prende un voto in più avrà onore e onori, si chiama democrazia. Mentre nel centrosinistra – attacca – non si è capito ancora nulla, noi siamo già al programma”.
“Contrario a Meloni premier? E perché dovrei? E’ giusto lasciare la scelta italiani e non alle logiche di partiti, ma non c’è nessuna vittoria scontata”. Salvini tuttavia non esclude un premier esterno ai tre leader di centrodestra in caso di vittoria. “E’ il Presidente della Repubblica che affida il mandato, lo dice la Costituzione, ma quello che decideranno gli italiani – ribadisce – è sacro”.
“Io sono un alleato affidabile per gli italiani, per la Meloni, per Berlusconi. La Lega – ricorda Salvini – guida tre quarti delle regioni italiane, più affidabili di così…”.